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Con oltre trent’anni di esperienza, Marco Rigo conosce ogni segreto dei motori sia a due che a quattro tempi. Le sue grandi passione e curiosità lo portano a mettersi sempre in discussione, e non appena ha terminato una moto è pronto a trovarne i difetti per farla crescere ulteriormente.
Per la stagione agonistica 2018 Rigo rimane fedele alla base tecnica della KTM 300 a due tempi model year 2017, in quanto questo modello è l’ultimo della Casa austriaca a montare il carburatore, prima dell'avvento dell’iniezione. La scelta è dettata dalla volontà di progredire ulteriormente con lo sviluppo di questo modello, piuttosto che ripartire da zero con lo studio della nuova alimentazione.
Tutti gli interventi sulla moto sono indirizzati a cercare il setup ottimale per la specificità della disciplina dell’enduro estremo, dove è fondamentale massimizzare la coppia, la motricità e la dolcezza nell’erogazione.
Per l’edizione 2018 Marco ha voluto migliorare ulteriormente le caratteristiche della moto 2017, concentrandosi in particolar modo sull’affidabilità e sull’importanza di salvaguardare il più possibile tutti i componenti esposti, come la marmitta, che facilmente viene danneggiata durante una gara: con l’azienda partner Fresco, il tecnico milanese ne ha sviluppata una molto più compatta ed avvolgente, che si sviluppa attorno al telaio con una differenza in altezza , rispetto alla versione di serie, di oltre 4 cm, e con un ingombro laterale inferiore di 3 cm. Questo serve per mantenere il più a lungo possibile le prestazioni di partenza del motore, perché bastano una pietra ed un colpo giusto per modificarne profondamente l’erogazione. Riducendo la possibilità di spostarsi, Marco ha ridotto ulteriormente anche la possibilità che la marmitta si pieghi vicino al bocchettone di uscita; ci sono poi delle apposite flange dove essa può andare ad appoggiarsi nel caso di un urto eccessivo.
Altro elemento sul quale Marco si è concentrato è stato il mantenimento della temperatura di esercizio del motore. Ci sono spesso degli sbalzi molto importanti tra le situazioni di salita, in cui è facile surriscaldare il motore, e quelli di discesa, dove è altrettanto pericoloso che si raffreddi troppo. E' quindi stata montata una ventola con una valvola termostatica ed un termostato differente, che apre a 45 gradi anziché ai 70 di quello originale, e permette di chiudere un radiatore quando non c’è abbastanza calore. Nel caso contrario, in cui vi è un eccessivo surriscaldamento, una apposita vaschetta di recupero dell’acqua va a recuperare quella che altrimenti andrebbe persa: quando poi la temperatura cala il liquido se ne ritorna nel radiatore.
Altro punto forte della KTM made by Rigo è la centralina studiata negli anni con JD, che dona a questa "due tempi" due caratteri e modalità di gestione molto differenti. In questo caso non si tratta del classico switch estetico, perchè da una mappa all’altra è come avere due moto differenti!
Il telaio rimane fedele al modello originale al quale vengono accoppiate sospensioni WP, con tecnologia Traxx al posteriore e con forcella a molla tradizionale con sistema Cone Valve davanti.
Rispetto alla versione 2017 è stata inserita una molla un po’ più dura con un idraulica un più aperta: questo permette un maggiore sostegno della forcella soprattutto alle alte velocità e, al tempo stesso, l’idraulica riesce ad assorbire meglio gli ostacoli. Al posteriore il setting rimane pressoché invariato, in quanto già garantisce un ottimo assorbimento degli urti senza mai essere troppo morbido e pericoloso nel veloce. Sono stati sacrificati alcuni centimetri nell’escursione, a vantaggio di un baricentro più basso per guadagnare qualche grado nel punto di non ritorno del ribaltamento anteriore e posteriore, oltre ad essere più comodi quando tocca spingere.
Soluzioni nuove anche in questo comparto, come i dischi flottanti sia all'anteriore che al posteriore, soluzione che garantisce maggiore resistenza in caso di urto, perchè il disco è più "flessibile" e mal che vada si danneggiano i nottolini piuttosto che piegarsi il disco stesso. Nella guida questa soluzione permette di non pensare agli eventuali livelli di temperatura d’esercizio, oltre a trasmettere maggior sensibilità nella frenata.
Quanto al comando del gas, studiato specificamente con Domino, ora il cavo dell'acceleratore, mentre viene tirato, non segue una circonferenza bensì un ellisse, quindi nella prima fase di apertura è molto più sensibile e preciso.
Numerose invece le protezioni per tenere la moto al sicuro, come il paracoppa, il paraforcellone e poi le utilissime cinghie sulla forcella e sotto la sella per agevolare lo spostamento della moto nel brutto.
Pur trattandosi di un kit che si può comprare, la vera particolarità di questa preparazione è che è sempre in evoluzione e specifica per le esigenze del singolo pilota. La particolarità di questa moto è la capacità e la semplicità con la quale riesce a trasmettere fiducia e riesce a metterti a tuo agio, con il risultato che ti senti più sicuro ed osi di più.
La grande esperienza di Marco Rigo è a disposizione di tutti: alla Rigo Racing ci si può infatti rivolgere per chiedere tutte le personalizzazioni del caso per propria moto. Marco ha sviluppato uno storico specifico sulla KTM 300, ma è tranquillamente in grado di personalizzare qualsiasi modello di moto, in base alle specifiche esigenze e stile di guida del suo pilota.
Potete trovare Marco Rigo alla sede di Limito di Pioltello, nei pressi di Milano, in Via Deledda, o in alternativa contattarlo via email a [email protected], piuttosto che telefonicamente allo 02.9266487.
KTM
Via Spallanzani 16/A
24061 Albano Sant'Alessandro
(BG) - Italia
035 3233811
[email protected]
https://www.ktm.com/it-it.html
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