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Partiamo dalle origini: lo stato embrionale di questo progetto prevedeva la realizzazione di una moto specifica per il settore trial. Massime prestazioni quindi, minimo ingombro e l’esigenza di centrare fin da subito il prodotto su un mercato ristretto a una cerchia di capaci intenditori. Parallelamente KTM ha portato avanti il concetto di moto elettrica, la Freeride E (elettrica), che pochi eletti hanno avuto modo di vedere, ma che già preannunciava un nuovo ambito di esplorazione della casa di Mattighofen. Questione di tempo ed ecco che le due iniziative trovano un punto d’incontro nell’idea di proporre una moto che non c’è, a cui nessuno, in tempi recenti, aveva ancora mai pensato. Ma non basta il prodotto; serve ridefinire il concetto di divertimento a bordo di un mezzo tanto facile quanto performante. Cosa che KTM declina, inserendolo in un approccio goliardico quanto avventuroso: il Freeride.
E sebbene oggi, sempre di più, diventi difficile sentirsi liberi di andare in ogni dove alla ricerca dell’avventura, la nuova Freeride non necessita di grandi velocità, spazi e tracciati, perché basta davvero poco per divertirsi a bordo di questo nuovo concetto di moto. E’ fondamentale quindi conoscere la filosofia, prima ancora di aver inforcato il manubrio, perché solo così è possibile apprezzarne le vere doti.
Il nuovo concetto geometrico assicura un'elevata sicurezza e stabilità e allo stesso tempo un peso particolarmente contenuto
A questo si aggiunge anche la gestione elettronica dell’erogazione, grazie all’iniezione con corpo farfallato da 42 mm di Keihin, che assicura una risposta sempre efficace e molto pronta al comando del gas. Il 350 reagisce anche al minino richiamo del pilota in maniera sempre dolce, ma anche immediata sin dai regimi più bassi, supportato dalla corta rapportatura del cambio a sei marce.
La coppia dai medi fino ai regimi più alti è quella che serve per arrampicarsi ovunque senza fatica, ma risulta sicuramente più efficace lavorare con la giusta marcia, piuttosto che insistere con la stessa dato che il motore si ferma abbastanza precocemente nella distribuzione della coppia ottimale. Ciò che conta particolarmente per questa moto non è solo la modalità di erogazione, ma come questa viene abbinata ai movimenti del corpo. Considerata la leggerezza e facilità di guida infatti, l’abbinamento di certi movimenti porta dei grossi cambiamenti in termini di performance del propulsore. Per parlare in termini pratici, gestire correttamente la posizione in sella porta degli enormi vantaggi in termini di erogazione e spinta del motore. Non serve lanciarsi su per le salite come si farebbe con una vera enduro, ma con un buon bilanciamento sulle pedane si possono affrontare gli ostacoli più ripidi con velocità bassissime e soprattutto con estrema facilità .
I sensori a bordo sono in grado di gestire in autonomia anche la compensazione di altitudine e temperatura, nonché l'arricchimento elettronico della miscela per le partenze a freddo. Montando anche l'interruttore map-select disponibile come Powerparts, è possibile attivare anche due ulteriori mappature del motore, una leggermente più soft, altrettanto ideale per il giro in mulattiera, e una un poco più hard, per chi vuole fare qualche sgommata in più.
Sulla Freeride troviamo inoltre il nuovo concetto di frizione già adottato sugli ultimi modelli enduro, ovvero una campana in acciaio resistente all'usura, 8 lamelle su piastre in acciaio e guarnizioni di attrito estremamente resistenti alle alte temperature che vengono precaricate da una molla a tazza. Il tutto azionato da comando idraulico assolutamente inedito, prodotto e sviluppato da Formula appositamente per la Freeride 350 che garantisce una modulabilità eccezionale e una forza di azionamento minima. La medesima ditta fornisce anche gli impianti frenanti che si distinguono per l’ottima capacità frenante e per la modulabilità del comando.
La nuova Freeride definisce un nuovo concetto di moto
La nuova Freeride dunque definisce un nuovo concetto di moto, che non può il alcuna maniera andare a confrontarsi o sostituirsi né alle classiche da competizione enduro come le EXC, né tantomeno alle specifiche di altre discipline come trial e motoalpinismo, ma si attesta come crossover tra queste due discipline con l’obiettivo di far divertire tutti coloro che fino a ogni non se la sono sentita di fare il grande passo di acquistare una moto racing perché troppo specifica, ma che hanno nell’animo un desiderio innato di tassello e fuoristrada.
La Freeride è presso tutti i concessionari KTM a 7.250 euro IVA inclusa.
KTM
Via Spallanzani 16/A
24061 Albano Sant'Alessandro
(BG) - Italia
035 3233811
[email protected]
https://www.ktm.com/it-it.html
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