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Le KTM sono da sempre famose per la loro leggerezza ed agilità, ma la chiave del successo è sempre stato l'equilibrio tra queste doti e la loro stabilità, potendo dunque essere molto versatili e vincenti in svariati ambiti: vedi mondiale motocross e Supercross americano, senza ovviamente scordare le numerosissime competizioni amatoriali.
Come giustamente ci fa osservare Joachim Sauer, Senior Product Manager Offroad, “essere i migliori porta con se anche la complicazione di rimanere i migliori, quindi siamo sempre in contatto con le moto, le guidiamo, le proviamo, sentiamo i piloti ed i centri assistenza, per avere sempre una visione completa ed aggiornata del prodotto.”
Gli obiettivi che in KTM hanno voluto raggiungere per i modelli 2019 sono stati una differente rigidità trasversale del telaio, un miglioramento del sistema di raffreddamento, l’ergonomia e la posizione in moto, la sella e, da non sottovalutare, l’estetica del prodotto. Tutto questo è stato possibile grazie all’implementazione di nuovissime tecnologie software, la prototipazione dei prodotti in 3D, l'analisi dei flussi d'aria, la simulazione di gare in laboratorio e la registrazione dei dati che permette di tradurre le sensazioni dei piloti in numeri da poter leggere, digerire ed analizzare.
Manfred Edlinger, capo della sezione Motocross, ci racconta i nuovi telai 2019 partendo dal loro peso, ovvero solo 8,8 kg, che è, al momento, la differenza che divide le arancioni da tutte le altre moto della concorrenza.
I punti principali d’innovazione sono la rigidità trasversale della parte anteriore del telaio, al fine di dare maggiore stabilità all’anteriore senza perdere in agilità e maneggevolezza. Anche le piastre superiori sono cambiate, e anche per il 2019 rimangono abbinate alla forcella ad aria WP AER con steli da da 48 mm, nella quale cambia la dimensione interna della camera d'aria.
Il telaietto posteriore è stato rafforzato ed allungato per dare maggiore resistenza al parafango posteriore, e il forcellone (solo per la versione factory edition) vanta un’ asola più lunga per consentire al pilota di variare l'interasse quando lo ritenga necessario.
Altro punto fondamentale di miglioramento è stata la ricerca di una moto più snella, quindi c'è stato un grande lavoro per sovrapporre gli elementi interni, come il motore, in maniera differente: infatti l'uscita dello scarico è scesa, di conseguenza è stato possibile abbassare i anche i radiatori e ottenere fianchetti più sottili e una moto più stretta tra le gambe.
Novità molto attesa è la nuova sella, che dopo anni di critiche oggi trova la sua espressione migliore. Sono state prese dal mercato e provate una per una tutte le selle disponibili, e dai punti di forza di ognuna è stata creata la super sella che vediamo oggi. Viene di conseguenza ridisegnato anche il sotto sella, che diventa un unico pezzo in plastica che accoglie tutti i componenti elettronici della moto, rendendo molto facile gli interventi e le manutenzioni.
Michael Viertlmayr ci parla degli elementi che hanno contraddistinto lo sviluppo dei motori: «Primo passo è stata l'evoluzione delle piattaforme già esistenti. Gia nel 2016 avevamo fatto dei grandi stravolgimenti, quindi non c'è stato bisogno di fare cambiamenti drastici. .Abbiamo voluto portare il "Ready to Race" ad un altro livello».
Elemento fondamentale è senza dubbio la riduzione di peso, che porta questa gamma ad essere mediamente di 6-7 kg più leggere rispetto alla concorrenza, cosa che porta ad una differenza di prestazioni imbarazzante se si analizza con attenzione la proporzione tra peso e cavalli.
Migliorata anche la capacità di scaricare la potenza a terra nel migliore dei modi e il prima possibile senza perdere in trazione, e sono anche aumentati l'affidabilità e la durata dei motori, ottenute attraverso i continui ed estenuanti carichi di test e lavoro da parte del reparto corse.
"C’è grande cooperazione con il motorsport, chiediamo la conferma dei miglioramenti ai nostri piloti di punta e li inseriamo nelle moto di serie solo e dopo che sono statu approvati dai nostri piloti.”
Sulle singole moto, possiamo individuare:
KTM 125 e 150 SX: abbiamo una nuova frizione DS con la molla a diagramma, che permette una riduzione di peso di oltre 300 grammi - il ferro, se lavorato bene, è più leggero dell’alluminio, per arrivare ad una frizione più efficace e duratura - e una nuova trasmissione primaria fornita dalla rinomata Pankl, appartenente alla famiglia KTM e specializzata in prodotti ultra qualificati e presente anche in Formula 1.
KTM 250 SX: il motoreè stato ruotato di un grado e dotato di una nuova marmitta super sottile, che permette una riduzione d’ingombro di oltre 25 mm sul lato sinistro al fine di ridurre le piegature senza perdere in performance. Questo perché ormai tutti i piloti si sono abituati a non avere la marmitta e la schiacciano facilmente. L’esperienza in Motogp ha permesso di scoprire come sviluppare le curve con sezione ovale in modo da non velocizzare il flusso degli scarichi, ed ottenere quindi una riduzione di ingombro senza perdere potenza.Grazie alla nuova sequenza di sviluppo, questa previsione ha fruttato un prototipo software seguito da un calcolo fluidodinamico e da un prototipo con la stampante 3D: dopo averla provata, la nuova marmitta è stata introdotta con successo nella produzione di serie. Questo ciclo impiega più o meno 18 mesi, e diventa il doppio più veloce e cinque volte più accurato di quello del precedente.
KTM 250&350 SX-F: Nuova frizione DS che permette una maggiore precisione nel punto di stacco ed una diminuzione di peso generale di oltre mezzo chilo.
KTM 450 SX-F: Il cambiamento più grande è la testata. L'albero a camme scende di 30 mm portando il peso generale verso il baricentro della moto. La sola testata pesa quasi mezzo chilo in meno, ed essendo in alto sopra il motore, è chiaro che la differenza sia facilmente percepibile fin da subito.
Altre novità riguardano una nuova cassa filtro per tutti modelli, nuovi scarichi per i "quattro tempi", nuove frizioni e nuovi comandi gas per tutte le cilindrate.
Sali in sella e senti subito che c’è qualcosa di diverso: il serbatoio, e la sensazione che hai tra le gambe una moto più snella. La seduta si rastrema bene con le sovrastrutture, che sono state studiate con estremo riguardo rispetto all’ergonomia e al feeling che devono trasmettere al pilota: e per la prima volta da tempo ti godi una sella morbida ma allo stesso tempo sostenuta. Il manubrio è bello dritto, ed hai una buona sensazione di controllo quando guidi in piedi, ma allo stesso tempo senti la moto facile da inserire in curva.
Sempre al manubrio troviamo per tutte le 4T il comando di avviamento e stop motore, oltre al collaudato switch delle due mappature - traction e launch control - sulla sinistra, vicino al comando della frizione. La triangolazione pedane-sella-manubrio consente di stare comodi sia in posizione seduta che in piedi, e il resto lo fanno le fiancatine, che offrono una superficie davvero ampia e lineare per stringere la moto tra le gambe.
Come sempre la troviamo agile e snella, ma, in questo caso troviamo una rigidità torsionale che la rende ancora più stabile e sincera. Nelle buche in velocità, soprattutto in piega stando in piedi, la moto ti trasmette fiducia perché non si "avvita" tra le mani, anzi, si distende bene e ti porta ad aprire ancora di più e in anticipo. Il setting sospensioni, anche se un pochino morbido per me, si comporta bene e non è mai brusco nemmeno nel fine corsa in fondo alle discese, quando stacchi di colpo. Dal punto di vista del motore il tiro è di una progressione imbarazzante, tanto che quando scendi da un quatto tempi e sali su questa, non devi stravolgere il modo di guidare. La nuova frizione a diaframma consente di essere ancora più preciso e millimetrico con la gestione della leva, e questo aumenta ulteriormente la sensibilità nella guida in particolar modo in uscita di curva.
Già era leggera di suo, ora lo è diventata ancora di più. Più snella tra le gambe, più precisa e con un motore "elettrico", ma allo stesso tempo pieno e corposo, questa classica a due tempi stupisce sempre. KTM rimane fedele al Mikuni da 38 mm sulla versione cross per questioni di peso e semplicità di struttura, e infatti, una volta individuato il setting di carburazione giusto per la pista, questo propulsore gira che è un vero piacere. La nuova marmitta è sensibilmente più stretta, e te ne puoi davvero dimenticare, specie nei canali profondi generati dalle grosse cilindrate a quattro tempi.
Negli ultimi anni è cresciuta costantemente, fino a diventare una miscela di potenza e reattività che non ha paragoni. Il motore è bello corposo fin dal basso, e la vera forza vien fuori quando lo fai girare in alto. Spinge, spinge sempre, e non appena butti una marcia se la mangia come se fosse affamato di velocità. Leggera, agile e veloce nei cambi di traettoria, la 250 per il 2019 beneficia della nuova impostazione di telaio in particolar modo nel veloce, dove la senti più sicura tra le mani.
Sali in sella, e subito ti accorgi che a Mattighofen hanno lavorato dal punto di vista posturale. Tra le gambe senti la moto più stretta, in particolare nella zona dei radiatori, e la sella è decisamente più confortevole. Quando inizi a muoverti, queste prime impressioni si accentuano ancora di più in quanto ti senti più libero negli spostamenti, e la sella invece che contrastarti nelle buche in uscita di curva si comprime quel tanto che basta per accompagnarti fuori dagli appoggi senza farti rimbalzare. Il motore è corposo da paura, e anche in configurazione "mappa 2 e traction control" non perde di brio, anzi qui a Malagrotta, dove il terreno è a tratti scivoloso e serve far scorrere la moto e spazzolare in uscita di curva, ce l’hai sempre sotto controllo e non hai timore che ti scappi dalle mani. Inutile dire che quando invece decidi di tirare il cordino, la potenza sale a dismisura e raggiungi in poco tempo velocità imbarazzanti.
È evidente il grande lavoro e la maniacale ricerca dei dettagli che la fabrik austriaca ha investito in questa moto. Senza dubbio è quella che sorprende maggiormente, perché quanto è potente tanto è facile da usare. La "schiena" è importante, ma benché la 450 sia la più importante anche in termini di peso, è talmente ben bilanciata che basta pensare di entrare in un appoggio che sei già dentro. L’abbassamento della testa trasmette anche qui un senso di leggerezza notevole, e gli spostamenti in sella sono immediati. Non solo, ma in alcune situazioni potresti quasi scendere che tanto "Lei" curva da sola. I cavalli sono tanti e si sentono, ma se la guidi con rispetto ed attenzione, questa moto è capace di farti stancare quasi meno che con la piccola 125. Davvero uno strumento affascinante.
La linea di abbigliamento Power Wear specifica per il mondo arancione Offroad diventa sempre più grande, e per il 2019 porta con sé più di 70 modelli differenti con linee di diverso livello come, ad esempio:
La Linea Premium - SE e SE Air Slash, con materiale molto traspirante e leggero, per essere più liberi in sella alla propria moto. A questi si aggiunge la linea di caschi Airoh ed occhiali Scott.
La Linea Advanced - con i modelli molto stilosi come il Gravity FX.
La Linea Bambini - con il Punch Gear. Come sempre KTM propone una linea completa anche sulla gamma bambini, simile a quella dei grandi ma specifica per i mini piloti.
Come Power Parts ci sono al momento più di 200 pezzi disponibili per tutta la gamma KTM. Ogni componente viene testato e verificato per rendere la moto più veloce, affidabile e leggera. Per fare questo servono dei partner di riferimento, e quindi KTM sceglie bene i prodotti che poi vengono messi sul mercato. Per la realizzazione degli impianti FMF, per esempio, la ditta specializzata riceve delle anteprime con un anticipo di un paio d'anni, cosi da poter arrivare alla presentazione delle moto con un prodotto affidabile e confermato.
Da non dimenticare infine i prodotti WP Pro Components, una linea di prodotti specifici per piloti di alto livello. Tutto il materiale viene testato e sviluppato con i team e viene messo a disposizione degli acquirenti così come usato dalle squadre.
Troviamo l’innovativa forcella WP AER 48 Cone Valve ad aria, grazie alla quale è possibile adattare la risposta ed il carico senza cambiare la molla. Il sistema conico inoltre permette di non avere un range limitato con le lamelle, e permette quindi di godere di una sensibilità maggiore. In abbinamento alla forcella viene proposto anche il mono Traxx Shock absorber, che introduce un sistema di riapertura della molla dopo un assorbimento: questo permette alla ruota di tornare più velocemente a terra e poter quindi anticipare la trazione all'apertura del gas.
La grande forza di KTM si conferma ancora una volta con l’enorme attenzione nello sviluppo di prodotti sempre nuovi e all’avanguardia, anche quando apparentemente non ce sia bisogno. Loro sviluppano e innovano anno dopo anno, e per il 2019 sono stati capaci di innalzare ulteriormente il livello già alto dei loro prodotti della gamma cross, cambiandone fino al 60% dei pezzi che le compongono.
La gamma 2019 è già disponibile presso la rete di concessionari ufficiali.
Sono stati utilizzati:
- Casco: Thor
- Guanti: Thor
- Pantaloni: Thor
- Maglia: Thor
- Occhiali : Thor
- Stivali: Alpinestars Tech 8
Maggiori informazioni:
Moto: Gamma Cross MY 2019
Data pubblicazione: 25 maggio 2018
Luogo: Malagrotta, Roma
Meteo: Nuvoloso, 25 °C
Terreno: Fondo duro con zone di sabbia
KTM
Via Spallanzani 16/A
24061 Albano Sant'Alessandro
(BG) - Italia
035 3233811
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