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Forse vi sorprenderà il fatto che abbiamo affiancato i modelli da 250cc, senza rispettare le classi di appartenenza al mondiale (125 2T e 250 4T). Ma lo spirito, questa volta, non era di confrontare le prestazioni pure delle due quarto di litro, ma quello di calarsi nei panni di chi la moto la guida nei week end e che vuol capire con quale categoria è possibile divertirsi di più.
In questo campo, quello cioè del divertimento, le due Husky sono davvero strepitose e non deluderanno nessun appassionato.
Fin dal primo momento che ci si siede sulla sella, le moto trasmettono sicurezza e fiducia. Sarà per la posizione di guida ben bilanciata e naturale, con la sella non troppo alta da terra (965 mm), il serbatoio stretto e il manubrio (con piastra regolabile anche in avanzamento) che da alle braccia la giusta posizione. Sarà per i comandi a mano e “a piede”, che si trovano subito e che si manovrano con facilità e sicurezza.
Oppure sarà per quella scritta Husqvarna…100, che ci proietta in un mondo in bianco e nero. Fatto di salite, di sassi, di mulattiere, di fatiche e di vittorie. In sintesi: di storia dell’enduro.
Le sensazioni iniziali vengono confermate nel momento in cui si accendono le moto. Il due tempi parte sempre al primo o secondo colpo (tranne quando abbiamo dovuto sostituire la candela!), anche dopo essere “affondato” in decimetri di fango, come ci è capitato nel corso della prova. Escursione della leva corta che elimina il timore del contraccolpo. La TE è dotata del bottone. Manca il kick starter ma la batteria è potente e dovrebbe garantire sempre partenze veloci. Così è stato durante le giornate in cui noi l’abbiamo provata. Molto ma molto bello il rumore allo scarico della quattro tempi, difficilmente distinguibile da una 450 per la pienezza del sound (il filmato può testimoniarlo!)
Abbiamo condotto le moto su ampie sterrate, su mulattiere sassose e su un improvvisato fettucciato in contropendenza in mezzo agli ulivi, reso molto pesante dalle abbondanti piogge.
Nel primo caso, dove si trattava di guidare su curvoni veloci senza appoggi, la spinta offerta dalla WR è decisamente più impegnativa e stanca prima le braccia dei piloti meno allenati, anche se l’entrata in coppia non è così violenta come su altre moto di pari categoria. E’ necessario dosare il gas per permettere alla moto di accompagnarci in goduriose derapate. La TE va invece sfruttata al massimo e dimostra un po’ i propri limiti sugli allunghi. Meglio non insistere con la stessa marcia e salire velocemente fino alla 5°. Entrambe le moto sono stabili e non danno la sensazione di avere un avantreno ballerino. I freni rispondono bene, soprattutto l’anteriore (Brembo sia davanti che dietro).
Le mulattiere sono il terreno che ci ha dato maggiori soddisfazioni e offerto il divertimento più grande. Le sospensioni delle due Husqvarna sono eccezionali "di serie" (Marzocchi Shiver rovesciate da 45 e monoammortizzatore “SoftDamp” posteriore Sachs ultraregolabile), assorbono le asperità del terreno con grande scorrevolezza e il posteriore non si perde con scarti improvvisi. L’erogazione facilita il lavoro di conduzione del pilota. Corposa fin dai bassi regimi, toglie d’impaccio da ogni situazione. Certo la WR necessita di più polso, mentre la TE da un feeling immediato e ci spinge a provare anche i passaggi più impervi.
Nei punti più duri, la frizione compie un ottimo lavoro e anche sotto sforzo prolungato non slitta, ma stacca sempre nello stesso punto.
La cosa più importante per la due tempi, è che pur appartenendo alla classe “regina” dell’enduro (oggi insieme alla 450 4T), non spaventa.
Nel fangone, gas sempre aperto! Galleggiare con la WR è più semplice. Ma la potenza erogata dalla TE consente comunque di districarsi anche in questo caso senza grossi imbarazzi
Servono solo braccia e gambe leggermente più allenate per controllarla meglio, alla distanza. Gli strappi sono contenuti e le sospensioni aiutano molto la conduzione.
Nel fangone, gas sempre aperto! Galleggiare con la WR è più semplice. Ma la potenza erogata dalla TE consente comunque di districarsi anche in questo caso senza grossi imbarazzi.
Malgrado le moto siano stabili sul veloce, non si comportano affatto male nemmeno in fettucciato. Magari necessitano di una guida “decisa” in inserimento di curva (soprattutto la TE) ma ci si fa subito l’abitudine. Eventualmente potremo sempre far scendere un pochino le piastre per rendere la moto più reattiva. Eccezionale l’uscita di curva per entrambe le moto, con una progressione regolare e davvero goduriosa.
Il peso di entrambe le Husqvarna, anche se non è tra i più leggeri, non infastidisce. 113,8 Kg per la TE e 108 Kg per la WR in ordine di marcia (dichiarato).
La capienza dei serbatoi è di 7,7 e 10,2 litri rispettivamente per la 4 e la 2 tempi.
I prezzi di 7.826 Euro la TE 250 e 6.843 per la WR 250, sono allineati alla concorrenza se non inferiori e, data la differenza di c.ca 2 milioni delle vecchie lire, possono essere già un motivo di scelta tra le due.
Volete un nostro consiglio finale?
Volete divertirvi con 2 moto nate per l’enduro?
TE 250 per tutti, WR 250…anche!
TE 250 4T
Divertente, molto divertente! A poco tempo dalla nostra prova fatta sulla versione cross, mi sono sicuramente divertito di più con questa moto in versione “reginetta delle montagne”.
Poche sono le differenze rispetto alla TC, ovviamente la base è la stessa, ma la casa Varesina, famosa per le innumerevoli vittorie nell’enduro, non si è lasciata scappare nessun minimo particolare e ha cercato, e ci è certamente riuscita, di adattare al meglio questa moto alle esigenze di un pilota da fuoristrada vero.
A livello ciclistico la TE 250 risulta essere un pochino più permissiva e meno sostenuta di idraulica, la posizione in moto è la stessa e quindi sempre molto confortevole e corretta, ma è proprio sul motore che si notano piccole, ma fondamentali differenze.
L’enduro è molto più pieno ai bassi regimi, parte prima ed ha una progressione più uniforme rispetto al cross. Questa caratteristica la rende molto più facile da usare e meno affaticante. D’altra parte questa linearità penalizza per forza la spinta massima. Infatti là dove la TC esplodeva in una notevole spinta, la TE tende a fermarsi richiedendo a breve un’altra marcia.
La piccola Husqvarna dunque permette una maggiore possibilità di utilizzo, è facile da gestire e si arrampica facilmente su ogni ostacolo che le chiedi di affrontare, oltre che essere un ottimo mezzo da battaglia caso mai ci si volesse lanciare in qualche sfida in un campo da cross.
Fino al 2002 la versione enduro era molto diversa rispetto a quella da cross, ma ora anch’essa ha ereditato alcune parti dalla sorella e questo le ha fatto un gran bene, donandole un pochino più di vigore.
A livello ciclistico le Marzocchi Shiver anteriori svolgono egregiamente il proprio compito, lavorando con la massima scorrevolezza, e il nuovo ammortizzatore Sachs ha anch’esso portato i suoi benefici.
Infine il serbatoio da oltre 10 litri trovo che rovini un po’ l’estetica finale del mezzo, anche se dall’altra parte vi permetterà di trascorrere indimenticabili giornate in moto senza preoccuparvi minimamente dei rifornimenti.
Husqvarna
Via Spallanzani, 16/B
24061 Albano Sant’Alessandro
(BG) - Italia
035 580318
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https://www.husqvarna-motorcycles.com/it-it.html
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