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Quando si parla di CRE 450 F (prezzo c.ca 8.600 Euro) gli enduristi più appassionati non riescono a trattenersi. Nel bene e nel male la Honda 4 tempi importata e rielaborata dalla Moto S.p.A., è uno dei mezzi da fuoristrada più chiacchierati. Ovviamente sono i pregi ad avere netta supremazia sui difetti. Ma questi ultimi hanno avuto qualche rilievo nella versione model year 2002.
Ma affrontiamo ogni argomento con la dovuta calma.
Innanzi tutto bisogna pensare che l'utilizzatore tipico delle CRE 450 F non è quasi mai un pilota inesperto e quindi saprà apprezzare ogni dettaglio costruttivo attraverso la propria esperienza. D'altra parte questi sono anche i piloti che pretendono il meglio dal proprio mezzo già dall'uscita della concessionaria.
Non sono ammessi piccoli difetti o particolari criticabili.
Uno di questi, nel 2002, è senza dubbio stato identificato nell'estetica. Si diceva, non del tutto a torto, che la prevalenza del colore nero nelle grafiche, avesse denaturalizzato la moto. Alla HM se ne sono resi conto e hanno riportato il rosso al livello giusto.
Oltretutto il designer che cura questi aspetti è una persona di grande sensibilità e competenza, oltre che appassionato endurista, e sicuramente non sarà stato difficile per lui creare il vestito ideale per questo splendido mezzo.
Come si diceva il rosso fa bella mostra, accompagnato in alcuni particolari da nero e grigio e da un "simil carbonio" decisamente efficace.
Sembra cosa di poco conto ma riuscire ad abbattere il primo argomento di discussione del modello precedente è un ottimo inizio. Soprattutto perché le case motociclistiche, e di conseguenza i piloti, si identificano sempre più nei colori "sociali", quasi come in un campionato di calcio e in questo senso si erano sentiti "traditi".
Per quanto riguarda gli altri aspetti, la derivazione crossistica non è certamente nascosta. A cominciare dal peso. E' probabilmente la moto "pronta enduro" più leggera della categoria (siamo sui 110 Kg in ordine di marcia). Questo risultato è ottenuto anche andando controcorrente rispetto alla concorrenza. Se infatti ormai quasi tutte le 450 da enduro montano l'avviamento elettrico, la Honda no (accensione CDI con anticipo elettronico). E naturalmente a beneficiarne è il peso…e l'allenamento delle gambe del pilota.
In realtà, nel corso della nostra prova, non abbiamo dovuto pedalare più di tanto per accenderla, nemmeno dopo…una caduta!
Le modifiche sostanziali a livello tecnico si percepiscono sin dai primi metri, infatti, il nuovo albero a camme con un profilo diverso, la nuova mappatura della centralina e il setting del carburatore distendono maggiormente la curva del motore in modo da migliorare la progressività dell'erogazione. Dunque è stato fatto un buon lavoro per compensare l'esuberanza del modello da cross, che certo, non è cancellata, ma almeno è più gestibile.
Sono stati perfezionati il rotore del generatore di corrente dell'HM e la cassa filtro, rivista nella tenuta e nell'impermeabilizzazione, perché nell'anno appena trascorso avevano generato alcuni problemi di affidabilità e tenuta creando il "secondo caso", sui cui si erano abbattute tante critiche (qualche volta non proprio leggere, soprattutto da parte di chi si era trovato fermo in mulattiera!). Certo già durante il corso del 2002 erano state apportate delle migliorie ma quest'anno il problema non dovrebbe più ripresentarsi.
Ritornando in sella, rileviamo che, sempre a causa della sua derivazione crossistica, la moto potrebbe purtroppo creare alcuni problemi di guida ai piloti neofiti, per un'insieme di caratteristiche: la rigidità del telaio (Deltabox in lega, esteticamente bellissimo), l'allungamento del rapporto finale di trasmissione che mette in crisi il pilota quando c'è da affrontare una mulattiera difficile.
La musica cambia quando si vuole fare il tempo nel fettucciato: la moto risulta estremamente precisa negli spostamenti e agilissima a girare al paletto. Anche se su un fondo sconnesso l'avantreno non trasmette molta fiducia, probabilmente per il setting delle sospensioni (Anteriore, forcella rovesciata Ø 47 mm. Showa regolabile in compressione ed estensione con escursione di 315 mm. Posteriore, Pro link con ammortizzatore Showa regolabile in compressione ed estensione con escursione di 314 mm.) non proprio dedicate all'enduro. Qui i piloti più smaliziati provvederanno a rivedere la taratura e la moto sicuramente andrà meglio, migliorando tutto il comportamento generale.
L'impianto frenante rigorosamente Nissin di ultima generazione (Freno anteriore: Ø 240 mm a disco con pinza a doppio pistoncino. Pastiglie in metallo sinterizzato. Freno Posteriore Ø 240 mm a disco con pinza monopistoncino. Pastiglie in metallo sinterizzato), è veramente di altissimo livello e assicura un'eccellente frenata, sicura e modulabile anche nelle situazioni al limite dell'aderenza.
Il silenziatore omologato dell'HM strozza notevolmente la capacità di potenza massima del motore Honda che è comunque rapidissimo a salire di giri e "chiede" sempre la marcia superiore.
In ogni caso il motore (monocilindrico 4 tempi raffreddato a liquido di 449,4 cc, alesaggio e corsa 96 x 62,1 mm, rapporto di compressione 11,5 : 1, carburatore KEIHIN FCR 40 mm.) è comunque capace di erogare una potenza massima dichiarata di 33,5 kW / 9.250 giri min. (omol. pot. piena) e una coppia massima di 38,0 Nm / 7.000 giri min.
Per quanto riguarda la strumentazione, la moto è dotata di un utile tripmaster digitale con spie frecce e abbaglianti. I comandi per le luci sono quelli classici utilizzati su moltissimi modelli da enduro.
Concludiamo questa nostra prova facendo una breve considerazione. La Honda HM CRE 450 F è una moto che può essere tranquillamente acquistata da ogni appassionato. Resta però il fatto che, vuoi per la sua derivazione crossistica, vuoi per le scelte tecniche della HM, per questa moto vige una regola: più vai forte, più facile sarà per te apprezzarne appieno le caratteristiche.
A differenza di altri modelli, la Honda vuole essere portata bene per risultare estremamente efficace, non è una moto che da confidenza a chi non è capace di guidare. E' come un vero purosangue. Provate a tenerlo dietro a un altro cavallo! Vorrà sempre superarlo e trattenerlo significherebbe fare più fatica che lasciarlo correre veloce. Quindi attenzione a parlarne male, potrebbe voler dire che non siete in grado di sfruttarla a dovere…
Un'ultima considerazione. Comprare una Honda da enduro vuol dire affidarsi ad un'azienda, la Moto S.p.A. (HM) fatta di persone esperte e soprattutto veri appassionati. Tutto ciò si traduce nel poter contare su un'assistenza di assoluto livello in Italia. E questo non è poco, anzi potrebbe essere un fattore determinante per la vostra scelta.
HM
Via V. Veneto 9
23815 Introbio
(LC) - Italia
[email protected]
http://www.hmmoto.it
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