Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Tacita (dal nome della dea latina del silenzio) nasce da un’idea del patron Pier Paolo Rigo e soprattutto dalla sua passione ventennale per l’enduro sia ricreativo sia competitivo, unita alla necessità di ripensarlo alla luce di un maggiore rispetto per l’ambiente.
Per la prima volta nella mia esperienza da giornalista e tester di moto off-road per Moto.it, mi trovo ad affrontare una prova insolita, tanto incredibile quanto curiosa. Tacita, ha messo a punto il suo prodotto di punta, la T-RC Cross , un moto a tutti gli effetti, con la particolarità assoluta di avere una propulsione elettrica. Non solo, ma questa stessa energia può essere ricavata da un speciale carrello porta moto ricoperto di pannelli solari (chiamato T-Station). La T-RC Cross in versione 3.3 (con batterie che offrono un'autonomia da 20 minuti a 1 ora) costa 23.711 euro, la versione 4.4 (l'autonomia va in questo caso da 25 minuti a 1 ora e 15 minuti) è venduta a 25.113 euro. Prezzi a cui vanno detratti gli eventuali eco incentivi. Va sottolineato che il futuro del fuoristrada sarà anche questo, poiché i problemi legati al rumore e all'inquinamento saranno sempre più sentiti ed è proprio nel settore off road che la trazione elettrica ha e avrà ottime possibilità di applicazione.
Al crossodromo di Santhià - questa prova è in esclusiva - mi attende un test davvero insolito e non so davvero cosa aspettarmi. Appena arrivo la moto è già lì ad attendermi sul cavalletto centrale. Subito mi stupisce la linea che è davvero bella, si vede lontano un chilometro che Pier Paolo si è sognato ogni centimetro di questo bolide e lo ha riprodotto fedelmente nei minimi particolari. Aggressiva, slanciata, con materiali di altissimo livello, la rendono un prodotto di culto già ancor prima di salire in sella, al punto che dispiace quasi battezzarla nel fango di una pista da cross. Anche per la realizzazione delle sovrastrutture in Tacita hanno prestato grande attenzione all’ambiente, sostituendo le classiche sostanze chimiche a base di petrolio con materie prime provenienti da fonti rinnovabili.
Con lo scopo di ridurre il più possibile l’impatto ambientale infatti, Tacita ha deciso di progettare le sovrastrutture affinché potessero essere realizzate in biofibra di lino, in quanto permette di ottenere prestazioni paragonabili, se non superiori, alle tradizionali fibre di vetro.
Dal punto di vista delle componentistiche, troviamo tutti i migliori fornitori di riferimento: Brembo per gli impianti frenanti, Motorola per lo smartphone di comunicazione tra moto e centro assistenza, posizionato nel paracolpi del manubrio (geniale), cerchi DID Star in lega 7050, segno che Tacita non vuole solo colpire in termini di innovazione, ma vuole diventare in breve tempo il punto di riferimento per la Sua categoria in termini di prestazioni ed affidabilità. A completare il ricco pacchetto di dotazioni troviamo (per la versione enduro) i fari full led e radiatori in alluminio Anticorodal, con elevata efficienza di scambio ed accuratezza di saldatura tra la massa alveolare, i collettori e le vaschette, indispensabili per tenere il propulsore all’interno delle corrette temperature di funzionamento.
Il telaio è di tipo tradizionale, ovvero un mono trave sdoppiato in tubi in acciaio cromo molibdeno 25NiCrMo4. Ad esso viene agganciato il telaietto posteriore autoportante, realizzato in alluminio con trattamento di anodizzazione dura (ossidazione anodica dura a spessore), necessario ed indispensabile al fine di conferire alla lega di alluminio un’elevata resistenza all’usura ed all’abrasione unitamente a un elevato isolamento elettrico. Come sospensioni troviamo un pacchetto di primo equipaggiamento davvero interessante con le collaudatissime Marzocchi Shiver ed un mono Ohlins che è sempre una garanzia.
Il propulsore elettrico, nello specifico un asincrono trifase in corrente alternata con carter motore ricavati dal pieno in Anticorodal 6082, con rotore interno a gabbia, dotato di un cambio separato a 5 rapporti è la vera innovazione di questo ambizioso progetto. Questo tipo di motore presenta rendimenti molto elevati, tipicamente superiori al 90% di quelli utilizzati fino ad ora, ed è esente da manutenzione, non essendovi né contatti striscianti, né altre parti elettriche soggette ad usura, e tantomeno parti meccaniche che richiedono lubrificazione. Al fine di garantire un funzionamento efficace durante tutta la carica delle batterie, è stato inserito anche un sistema di raffreddamento, un vero e proprio impianto a liquido, dotato anche di controller per stabilizzare le temperature di esercizio e consentire minimi consumi di energia e massimizzazione della potenza che si ottiene tra i 40 ed i 60 gradi centigradi. L’autonomia, ad oggi il tallone d’Achille dei motori del nuovo millennio, è stata pensata da Tacita perseguendo un concetto modulare ed è quindi di diversa gittata, a seconda del pacco batterie che si va ad installare sulla moto in relazione alle esigenze specifiche di utilizzo.
Le batterie sono a base di Litio Polimero e sono la più avanzata tecnologia disponibile oggi per realizzare accumulatori da trazione. Hanno una densitàà energetica superiore (167 Wh/Kg ) ed un peso minore rispetto alle altre batterie presenti sul mercato (a partire dalle batterie al piombo per arrivare alle litio-ferro-fosfato) e non hanno effetto memoria.
Le batterie possono accompagnare la moto durante tutto il suo ciclo di vita. Gli accumulatori inoltre , quando hanno una capacitàà residua dell’80 %, possono continuare ad essere utilizzati sulla moto oppure negli impianti statici come energy storage (ad esempio come accumulatori per l’ impianto domestico a isola di pannelli solari T-Station).
Per ora l'autonomia massima è di 100 km per la versione Rally, affrontati in condizioni di gara. Utili, quanto necessarie, le diverse soluzioni di mappature, una eco ed una sport per le svariate esigenze di guida unitamente ad una modalitàà “Reserve Power”, per raggiungere, quando la carica residua è al 20%, la più vicina postazione di ricarica.
Sali in sella ed in pratica ti sembra di essere seduto su una normalissima moto da cross. Questo è confortante in quanto trovi tutto ciò che ti serve e che già conosci, dove li hai sempre trovati. Comando del gas, leva della frizione, tutto presente e tutto “come di consueto”. Trovi nel paracolpi una presenza nuova, un modernissimo smartphone che solitamente non va a braccetto con il fango e polvere del fuoristrada. Azioni una leva e si accende come il cruscotto della macchina, indicandoti, “sono accesa”. Si perché una particolarità della T-RC Cross è che di fatto non sai quando è accesa e quando no, in quanto non emette alcun rumore. La posizione di guida è di ultima generazione, sella stretta e rastremata che consente di potersi muovere con grande naturalezza ed agilità. Rimangono leggermente sporgenti i convogliatori in quanto devono avvolgere i pacchi delle batterie (uno a destra ed uno a sinistra, posizionati dove solitamente risiede il serbatoio della benzina), ma non creano eccessivo disturbo nella guida, se non nella fase di inserimento in curva dopo la staccata dove ci si porta particolarmente avanti per caricare l’anteriore.
Tiri la frizione, innesti la prima ed ancora silenzio….avrò dimenticato qualcosa? E invece no, Parti come se stessi fingendo di guidare la moto sul cavalletto, ma questa si muove veramente con uno scatto che quasi spaventa. OK funziona, si parte! Mi avvio verso la pista ed effettuo un paio di giri a bassa velocità, sia per prendere confidenza con il mezzo che con la pista. Inizio a spingere un pochino e ciò che mi manca da morire è il rumore del motore, tanto che mi rendo conto di quanto si guida la moto con l’udito, si inseriscono le marce quando il motore le chiama, quasi come se ci parlasse. Scopro però che anche la T-RC Cross ha una lingua tutta sua, diversa dai motori endotermici, ma ugualmente comprensibile e non ci metto molto ad interpretarla. Il sibilo del propulsore ti indica i giri a cui sta viaggiando ed allo stesso tempo è molto più educato, non copre gli altri suoni, lasciandoti cogliere una dimensione totalmente nuova della guida di una off-road.
Lo spunto e la prima fase di accelerazione è davvero impressionante tanto che bisogna dosare a dovere l’apertura del gas per non derapare in maniera eccessiva
In termini di potenza non ha nulla da invidiare a una piccola quattro tempi, lo spunto e la prima fase di accelerazione è davvero impressionante tanto che bisogna dosare a dovere l’apertura del gas per non derapare in maniera eccessiva. Scopo dopo qualche sessione che la T-RC Cross predilige le marce lunghe e la scorrevolezza, in quanto riesci ad essere molto più efficace nella guida con questo genere di approccio, piuttosto che con la guida aggressiva che, oltretutto, drena molto più velocemente energie alle batterie. Puoi lasciare una marcia lunga, entrare con un filo di gas ed aprire in progressione che lei ti porta fuori senza esitazione alcuna. Essendo 100% elettrico, la personalizzazione dell’erogazione è pressoché totale. Con lo strumento di modifica, consegnato in dotazione con la moto, è possibile agire su infiniti parametri di gestione della potenza, o per chi vuole le cose semplici è possibile selezionare tramite un tasto al manubrio quella sport o quella Eco.
Il telaio è bello stabile ed intuitivo e trasmette sicurezza e precisione a chi sta in sella. Lavora bene con il pacchetto sospensioni anche se, dal mio punto di vista, andrebbero riviste le tarature di serie, particolarmente morbide soprattutto per un uso in pista. L’aspetto positivo è che permette al pilota di ottenere dei grandi trasferimenti di carico di peso e quindi, in particolare nelle curve sul piatto al paletto di Santhià, ti consentono di girare veramente in un fazzoletto di terra in maniera molto efficace. Anche nelle staccate a media velocità, nelle buche secche a scalino, pur andando a lavorare molto vicino al fine corsa, non si scompone mai, e permette di osare sempre di più con il limite della frenata.
La realtà di Tacita non termina alla sviluppo e produzione di moto elettriche, che sono in realtà la porta di accesso ad un mondo ancora più ampio ed in continua evoluzione: il T-World. Tacita infatti, perseguendo la filosofia essenziale del rispetto per la natura e per il prossimo, ha sviluppato un’intera gamma di prodotti e servizi che vanno dai gadget alle esperienze di una vita:
T-STATION, ovvero la stazione di ricarica mobile a pannelli fotovoltaici, con accumulatori, per fornire energia alla tua moto e alla tua casa. Disponibile anche con portata 750 Kg ( trainabile con patente B ).
T-TOUR, ogni fine settimana, da febbraio ad ottobre ( previa prenotazione almeno 15 giorni prima ), due giorni di guida lungo itinerari in fuoristrada attraverso luoghi di rara bellezza, per avvicinarsi a questi mezzi e lasciarsi sedurre dalle sensazioni che suscitano. Divertimento e relax, senza rinunciare al piacere della buona tavola e con un occhio di riguardo anche agli accompagnatori.
T-WEAR, l’abbigliamento made in Italy, tecnico e casual, in cotone organico non sbiancato ed eco colorato, per tutti coloro che vogliono fare una scelta etica ed eco compatibile senza rinunciare allo stile e alla qualità. Il brand Tacita si propone di vestire quelle persone che vogliono andare oltre l’apparenza e pretendono (giustamente) di sapere che cosa comprano e soprattutto cosa indossano. Questo tipo di informazioni sono spesso difficili, se non impossibili, da reperire ed è per questo che Tacita si fa forte della propria trasparenza, partendo da quanto possibile oggi ed aperta agli sviluppi futuri.
La prima collezione Tacita trae ispirazione dal mondo del “fuori strada”, quasi a giustificare la propria assenza dai “binari tradizionali”.
Lo slogan “ELECTRIC ENDURO 100% FUN” fa da trait d’union tra l’abbigliamento e le motociclette, che condividono gli stessi valori. I colori, le grafiche ed i tagli sono tutti pensati per rendere più easy la vita quotidiana, in cui la consapevolezza di avere acquistato un prodotto rispettoso dell’ ambiente e delle persone diventa una ragione in più per sentirsi bene.
Progressione dell’accelerazione | Maneggevolezza nonostante le dimensioni
Zona convogliatori un po’ larga nella guida da seduto | Setup sospensioni morbido