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Leon Oosterhof, Product Manager di Yamaha Europa, ci introduce alla nuova gamma di motorizzazioni per il model year 2019: «Yamaha è stata la prima a proporre il quattro tempi di alto livello nel 1997 e nel 2017 sono stati festeggiati i 20 anni di produzione e successi. Viene celebrata questa continuità con il completamento della gamma off-road che parte dalla piccola PW50, fino ad arrivare alle moto sofisticate di alto livello come la 450. Una linea completa che da l’opportunità al mercato di entrare nel mondo Yamaha già in giovanissima età, supportati anche dal nostro progetto Blu Cru».
Oggi infatti Yamaha non si ferma solo al prodotto finito, ma si espande offrendo una serie di servizi strutturati che vanno dalla componentistica aftermarket con il marchio GYTR, al supporto di giovani talenti fino agli storici e collaudati trofei.
Le novità più eclatanti per la stagione 2019 sono senza dubbio la piccola 65, prodotta per la prima volta dalla casa di Iwata, e la 250 che viene completamente rivoluzionata. A queste si affiancano la 85 e la 450 che ricevono degli upgrade di dettaglio e completano l’offerta. Vediamole nel dettaglio una per una
Arriva il nuovissimo progetto di Yamaha, che propone ai più piccoli, una moto da competizione di alto livello in formato ridotto. Il focus è quello di una moto prestazionale per i giovani talenti che vogliono formare e crescere la propria passione. Elementi caratteristici della nuova due tempi sono il YPVS (Yamaha Power Valve System) il quale permette di gestire meccanicamente la valvola sullo scarico (che apre ad 8.300 giri) e di avere un'erogazione davvero fluida e precisa. Cambio a 6 marce per un pacchetto molto facile da usare in quanto il motore tiene la marcia in più quasi come fosse un 4 tempi. Sospensioni Kayaba totalmente personalizzabili con forcella da 36 mm e mono senza link. Questa moto, inoltre, è studiata appositamente per la rapida crescita dei piccoli talenti ed infatti, ha un'opzione per l’altezza sella e la possibilità di regolare gli attacchi del manubrio in 4 posizioni differenti.
Il motore di base deriva dallo stesso progetto della 65cc con il medesimo sistema di valvola di scarico che permette di ottenere quasi un 50% di potenza in più nella sezione di potenza dai 5000 ai 7500 giri per poi aprirsi totalmente a 8500 giri. Su questa versione la biella è più corta di 4 mm ed è presente un nuovo sistema di imbiellaggio per gestire l’aumento di cavalleria. Sulla 85cc troviamo anche un pacchetto sospensioni più rigido e sostenuto.
Come ormai di prassi, in seguito al remake della 450, arriva l’anno seguente l’upgrade di sostanza anche per la sorella minore, facilmente riconducibile a tre concetti fondamentali:
I punti chiave sulla quale hanno lavorato i tecnici Yamaha sono:
Nuovo telaio: il telaio viene preso dalla 450 con nuovi attacchi del motore che risultano in una posizione diametralmente opposta all’anno precedente. La zona di assorbimento dei colpi nel telaio (un quadrato immaginario nella zona centrale del telaio dove alloggia il motore) è stata notevolmente ampliata per rendere quest’ultimo più elastico e capace di assorbire meglio i colpi. Questo ha permesso di ottenere una rigidità longitudinale maggiore, ma allo stesso tempo di avere una struttura capace di essere più reattiva e versatile. Il nuovo telaio, inoltre, permette di diminuire l’ingombro laterale, in particolare nella zona dei convogliatori dove è stato limato un centimetro per parte.
Nuovo motore: viene completamente ridisegnato e posizionato in maniera più verticale nel telaio, al fine di avvicinare i pesi alla zona del baricentro. Internamente, viene adottato un nuovo pistone e nuove valvole che aumentano notevolmente la potenza e la schiena nella parte centrale di erogazione. Risultato è una moto più sincera, che ti permette qualche errore senza compromettere le prestazioni.
Nuove sospensioni: Yamaha rimane fedele alla scelta tecnica delle Kayaba ad olio da 48mm e per il 2019 implementa una molla più rigida portando anche l’offset delle piastre da 22 a 25 per maggiore stabilità. Come mono, sempre Kayaba, troviamo una molla più lunga e maggiore capacità d’olio al fine di ottenere una sensazione di maggiore sostengo, ma allo stesso tempo una risposta meno secca.
Tutta nuova già lo scorso anno, si conferma essere una delle moto più interattive sul mercato, sia in termini di multimedialità (caricamento mappe centralina tramite applicazione sul telefono) che facendo riferimento alle sensazioni dirette che trasmette a chi sta in sella. Gli aggiornamenti per il 2019 sono in particolare:
YZ 65 ed YZ 85
Per le piccole di casa Yamaha abbiamo chiesto i pareri dei mini piloti della Blu Cru, che in occasione del lancio della nuova gamma, sono arrivati un po’ da tutta Europa.
Il feedback è stato immediatamente positivo, con notevole soddisfazione da parte di tutti, in particolare per la grande progressione e potenza del motore che unitamente alla facilità d’inserimento in curva rendono queste piccole Yamaha degli strumenti veramente efficaci.
YZ 250 F
Già a vederla da lontano capisci che è profondamente cambiata. Il motore è rivolto all’indietro e ce l’hai ancora di più tra le gambe. Sali in sella e la posizione è più comoda, più snella e soprattutto quando vuoi mettere in moto basta premere un bottone.
Le prime due marce sono particolarmente corte con un freno motore fin eccessivo, ma appena butti la terza inizia a distendersi ed apprezzi con grande piacere l’elasticità della nuova termica. Qui in Spagna su una pista relativamente veloce la terza è stata ottima per fare praticamente tutto. Questo grazie ad una schiena notevolmente cresciuta nella prima parte ed in range di utilizzo molto ampio.
Il telaio con l’aumentata rigidità verticale completa l’opera e trasmette a chi sta in sella grande stabilità e fiducia. Ha perso un pochino in maneggevolezza, ma in realtà, una volta che la butti nel canale, curva quasi da sola permettendo al pilota di concentrarsi sulla guida e le traiettorie.
Le sospensioni sono tarate a pennello ed anche per chi come me pesa di più della media non è indispensabile andare ad indurire. Solo in alcune occasioni come i salti con atterraggio sul piatto tende un pochino a rimbalzare, ma per tutte le altre situazioni l’accoppiata forcella e mono è sicuramente vincente.
La frizione, ancora a cavo, si lascia andare lentamente durante la manche mentre i freni Nissin sono da sempre un riferimento di precisione e progressione, soprattutto su questi terreni duri e scivolosi in staccata.
Lode al sound del motore che ha perso quel sibilo dovuto all’aspirazione della cassa filtro vicina al manubrio, a tutto vantaggio di ruggito che ti fa venire la pelle d’oca tutte le volte che apri il gas.
YZ 450 F
La 450 si conferma essere una moto facile da guidare e sensibilmente sicura. Dove la metti sta e questo aspetto di da la tranquillità di provare a spingere sempre oltre. In termini di motore, appena ruoti la manopola dell’acceleratore, ottieni subito una risposta pronta, ma non brusca e nemmeno troppo reattiva. L'erogazione è millimetrica e ti permette di essere veramente preciso se sai dosare bene le marce ed il gas. La pista Spagnola era un po’ piccolina per questa cilindrata, ma un’attenta gestione della manopola del gas ti faceva volare tra una curva e l’altra. In pista poi c’è stato chi la 450 la sa usare ovvero Romain Febvre e vederlo girare alla velocità della luce senza quasi sentirlo accelerare è stata un’esperienza da ricordare.
Da punto di vista ciclistico, il setting delle forcelle è efficace, facile da inserire in curva ed altrettanto stabile nel veloce.
Merita menzione l’innovativa APP studiata da Yamaha per interagire direttamente tra il proprio telefono e la propria moto. Una chicca davvero interessante per la gamma Off Road è la gestione delle mappe che possono essere impostate sul telefono e poi trasferite alla moto tramite Wifi.
A sinistra sul manubrio infatti c’è il tasto per la selezione mappe, il quale interagisce con la centralina che ora (dal 2018 sul 450) è dotata di un’interfaccia CCU (communication control unit), ereditata dalle moto da superbike e che le consente un dialogo senza fili con i dispositivi portatili. Niente più cavi e prese usb dunque, a tutto vantaggio della velocità e semplicità di personalizzazione. Si possono infatti trovare diverse mappe direttamente dal sito Yamaha oppure crearne delle proprie a piacimento.
Le funzioni inoltre, non si limitano solo alla gestione delle curve di potenza, ma sono disponibili anche una serie di log che permettono di conoscere meglio l’utilizzo ed i tempi di manutenzione. Troviamo infatti anche le modalità:
Race log: è possibile creare uno storico di tutte le attività fatte in moto con tutti i dettagli del caso, come le condizioni della pista, la mappa utilizzata ed altri dati, al fine di creare uno storico di utilizzo.
Monitor: riporta graficamente la situazione in tempo reale della moto con lo stato di apertura del gas, la pressione dell’aria, la temperatura ed anche eventuali codici di errore nel caso in cui ci dovesse essere qualche problema.
Manutenzione: permette di visualizzare il tempo totale di utilizzo della moto, con tutti i riferimenti per le manutenzioni con delle notifiche quando si arriva alla scadenza del cambio d’olio del pistone o similari.
E’ Alberto Barozzi a parlarci del progetto cardine nello sviluppo dei nuovi talenti: «È una filosofia che si sposa alla grande con le ultime nata in casa Yamaha e ci offre finalmente la possibilità di avere il prodotto per ogni età e di seguire i ragazzi e le loro famiglie sin dai primi passi fino alle competizioni di alto livello. Quando entri nel mondo Yamaha fai parte di una grande famiglia e questo è il modo migliore per far crescere il brand nel mondo».
A confermare questo pensiero è il numero di piloti che partecipa ai trofei che dal 2015 è salito ad oltre 200, con nuove promesse già arrivate ai programmi delle squadre ufficiali. Su questa base nascono per il 2019 anche i trofei per le moto 65 ed 85 cc e la super finale sarà al motocross delle nazioni ad Assen.
I modelli YFZ e YZ 2019 sono già disponibili presso i concessionari Yamaha. Per quanto riguarda i prezzi, rimangono invariati i modelli 2 tempi e l'YZ450F. La nuova YZ 250 F sarà disponibile con il prezzo di listino pari a 8.790 euro franco concessionario.
Per i più esigenti sono disponibili anche i kit GYTR che offrono una gamma di prodotti di alto livello aftermarketi di donare ancora più potenza ed efficacia alla gamma YZ.
Sono stati utilizzati:
- Casco: KYT
- Occhiali : Ariete
- Maglia: Acerbis
- Pantaloni: Acerbis
- Guanti: Acerbis
- Stivali: Acerbis
Maggiori informazioni:
Luogo: Crossodromo Barcellona, Spagna
Meteo: Sole 25° C
Terreno: Pista con terreno duro
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
Yamaha
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