Erzberg Rodeo, dominio inglese. 7 check su 19 per il nostro inviato

Erzberg Rodeo, dominio inglese. 7 check su 19 per il nostro inviato
Il nostro inviato Aimone Dal Pozzo, sulla sua Husaberg 250 2T è arrivato al 7° checkpoint su 19. Vittoria per il 20enne inglese Jonny Walker
9 giugno 2012

Dominio Ktm e quattro inglesi ai primi quattro posti. E sarebbero stati cinque se non fosse stato eliminato Graham Jarvis per aver saltato un tratto all'inizio della competizione. Una gara di una difficoltà straordinaria, resa ancora più dura dalla pioggia che ha risparmiato i primi ma si è abbattuta sugli immediati inseguitori, rendendo praticamente impossibile arrivare al termine. Alla fine hanno tagliato il traguardo in soli sette piloti, poi la direzione di gara ha fermato la competizione per evitare pericoli maggiori, impedendo di fatto a chi era vicino al traguardo di compiere l'ultimo tratto. Tra questi c'era anche il nostro "eroico" inviato Aimone Dal Pozzo su Husaberg 250 2T. Aimone si è detto felice di essere ancora sano e salvo, ma dispiaciuto del fatto che le eterne code nei punti più difficili gli abbiano impedito di chiudere la sua prima salita all'Hare Scramble. Per noi già così è un gran successo!
Nei prossimi giorni lo stesso Aimone ci racconterà la sua esperienza col supporto di foto e video.
Nel frattempo potete vedere la gara in differita da qui. (vedrete Aimone col suo numero 124 alla partenza della terza fila c.ca 1h 02min, e a 1h 47min in una scena divertente, mentre passa in scioltezza un pilota piantato in salita).

Results Erzberg Rodeo Red Bull Hare Scramble 2012
1. Jonny Walker (GB), KTM 300 EXC, 1:41 h
2. Dougie Lampkin (GB), Gas-Gas, 2:05 h
3. Ben Hemingway (GB), KTM 300 EXC, 2:17 h
4. Paul Bolton (GB), KTM 300 EXC, ? h
5. Taichi Tanaka (J), KTM 300 EXC, 3:00 h
6. Lars Enöckl (A), KTM 300 EXC, 3:05 h
7. Dan Hemingway (GB), KTM 300 EXC, 3:17 h


La cronaca del secondo giorno


Secondo giorno. La sveglia è puntata ancora presto, ore 6:30 perché alle 8:00 parto già per il secondo run del prologo. Oggi piove, anzi diluvia, la temperatura è scesa di dieci gradi ed il monte si fa riconoscere per quello che è veramente: cupo, pauroso, irriverente, che sembra sfidare coloro che hanno osato scalarlo il primo giorno e che lo hanno disturbato...sono cavoli amari...

La sera all'Erzberg...


Ma prima devo raccontarvi come questo posto si trasforma di notte. Ebbene ieri, dopo una veloce puntata in hotel per doccia e cambio vestiti, torniamo al paddock (in realtà è un villaggio) ai piedi della cava, dove il programma prevede la cena sotto il tendone della birra ed alle 22:00 l'esposizione delle classifiche del prologo. Questo è un momento essenziale dei tre giorni, in quanto solo i primi 500 hanno accesso alla gara dell'hare scramble della domenica.
Scorro tra le mani il telo bianco del tendone per scostarlo ed entrare e trovo qualche migliaio di persone sulle panche e tavoli stile Octoberfest, già particolarmente "accelerate". La temperatura interna è maggiore di una decina di gradi, la musica alta ed il profumo di würstel e patatine fritte la fanno da padrone. Ma questo è ancora niente...allo scorrere di litri di birra corrisponde un innalzamento dell'attività estrema.
Saltano le magliette, e in un attimo viene predisposta dai più scalmanati una fila di tavoli in mezzo alla gente, una decina a modi serpente. Ci vengono versati sopra i primi boccali a portata di mano ed è tutto pronto. Per cosa? Lo scopro poco dopo: il più imbenzinato alza la sua pinta al cielo, se la rovescia addosso dalla testa ai piedi e si lancia di corsa verso i tavoli culiminando in un volo d'angelo degno dei tuffatori olimpionici! Ed ecco a voi l'interpretazione austriaca del body surfing! Vince colui che arriva (vivo) in fondo al biscione di tavoli scivolando sulla pancia. Molti purtroppo sgusciano via prima, finendo pesantemente col muso per terra ai piedi della folla in delirio. E cosa vincono? Un altro boccale di birra! E via che il giro riparte!

Le classifiche. 126° siamo qualificati!


Ore 22:00 le classifiche vengono appese sotto ad un gazebo 3x3. In un attimo sembra di essere sulla pista di una discoteca famosa tanta è la gente ed il clamore. Tutti vogliono sapere se correranno domenica o meno. Per non alimentare false speranze inizio a leggere dal 500 in su...300, ancora niente..200, non ci sono...mi tremano le gambe..vuoi vedere che quella curva...mannaggia dovevo darci di più!....150, nulla...ahia....salgo fino al numero uno e non ci sono...ho paura a proseguire la ricerca e pareri discordanti mi passano per la testa. Così piano? Ormai è diverso tempo che non corro più, ma possibile che vado così a spinta? Decido di riprendere la ricerca con più attenzione e meno agitazione: leggo ogni nome, ogni numero e mi accorgo che manca un foglio appeso..sará mica che....lo trovo a terra quasi illeggibile che riporta la prima trentina dopo il centinaio..ci sono! 126 esimo con un tempo di 12:26! Ci sono, sono dentro, terza fila! La felicitá monta veloce e l'adrenalina per domenica inizia giá a scorrere nelle vene. Mi merito una birra!

La seconda giornata di gara


Torniamo ad oggi: pioggia, freddo e buche rendono molto remota la possibilità di migliorare il tempo registrato ieri, ma ci provo lo stesso perchè ora me la ricordo bene e gli scollinamenti in sesta piena non mi fregano più, i capelli bianchi mi sono giá venuti ieri. Partito! Sinistra, destra, sinistra veloce e via dentro alla strettoia di pietre..ooo ccccavoli, ci sono delle buche enormi! La mia Husaberg si ribella bruscamente agli strattoni di prima mattina e mi da subito una registrata: " se saliamo così non arriviamo in cima" mi dice sussurrando...ma no dai, il pezzo brutto è passato, voglio fare meglio! Attraverso la cava per il largo un paio di volte prima di lanciarmi sullo stradone che porta verso il finish line, metto tutte le marce anche se c'e ne vorrebbero ancora un paio. Le sbacchettate oggi sul veloce si sprecano e le braccia sono giá dure da un pezzo! Arrivo in cima tutto intero, questa volta ancora più felice, è l'ultima! 

Il percorso di domenica


Rientro ai paddock ammirando con timore alcuni tratti che mi aspettano domani, studio la cava dal basso da dove si partirá e da dove bisogna venire fuori sani e salvi per incominciare. Il percorso preciso non è dato saperlo e le guide del posto fanno finta di niente. Verso mezzogiorno il tempo peggiora ulteriormente, la nebbia scende fitta e l'organizzazione annulla il prologo per i numeri ancora in griglia. Questo rende vana anche la salita di coloro che l'hanno fatta in mattinata, decretando come definitiva la classifica di ieri. Mannaggia, penso tra me e me, mi sono giocato una serie di jolly che potevo tenere per domani! 

Si lavora sulla Husaberg


Ora si prepara la mia Husaberg, copiando spudoratamente ogni accorgimento da quelle dei big: protezioni a non finire, cassa filtro zeppa di ricambi ( il pistone purtroppo non ci stava) una confezione di fascette legata alla forcella, non si sa mai che mi servano per restare in sella, forcelle sfilate il più possibile per abbassare il baricentro, ventola di raffreddamento, mousse trapanata da parte a parte una trentina di volte per renderla morbida morbida e valvola dello scarico praticamente saldata. Basterá?? Domani sera ve lo saprò dire..spero!
Incrociate le dita per me e, se proprio non avete niente da fare, vi aspetto volentieri in cima ad una delle mille salite impossibili che ci sono qui, che una spinta non guasta mai!

Video e diretta


Ricordiamo che caricheremo i video di Aimone al suo ritorno perché la connessione dall'Erzberg è purtroppo troppo lenta.
Domenica sarà possibile seguire TUTTA la diretta della gara direttamente da qui. Attenzione alla Husaberg numero 124, tutti in piedi!
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