Afriquia Merzouga Rally. La prima di De Soultrait (Yamaha) da ufficiale

Afriquia Merzouga Rally. La prima di De Soultrait (Yamaha) da ufficiale
Il “Trampolino di Dakar” di ASO taglia il traguardo dell’ottava edizione e consacra un pilota giovane, di talento e… francese. De Soultrait si era già visto in Sardegna e ha vinto con autorità pur non avendo di fronte i “mostri” della specialità
13 maggio 2017

Erfoud (Marocco), 12 Maggio 2017. Si conclude l’ottava edizione del Afriquia Merzouga Rally, la Corsa marocchina inventata da Edo Mossi e ora di proprietà di ASO, la società organizzatrice della Dakar. Certamente a sorpresa il vincitore è Xavier de Soultrait, ma non per questo meno bravo. Il francese, neo acquisto del Team Ufficiale Yamaha nella cui orbita aveva già gravitato, ha vinto tre delle sei tappe in programma nel deserto marocchino, e ha condotto il Rally sin dalle prime mosse, vincendo le prime due tappe, imponendo un rigoroso regime di controllo su quelle successive e allontanando il “pericolo” che, ancora più a sorpresa, è cresciuto in “famiglia”.

Terzo, infatti, e vincitore della quarta tappa, è l’argentino ventinovenne Franco Caimi, anch’esso “reclutato” dalla formazione ufficiale Yamaha nella prospettiva di dare alla prossima edizione della Dakar Perù-Bolivia-Argentina un’impronta più consona alle tradizioni di partecipazione della marca giapponese. Yamaha è la Squadra che si è mossa con maggiore incisività sul “mercato” post Dakar, ma va detto che KTM e Husqvarna sono già a posto e che Honda ha tuttaltro genere di problematiche da affrontare.

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Al secondo posto nella assoluta del Rally che si considera un trampolino ideale per la Dakar, per il doppio motivo di essere Dakar Challenge e di aver istituito una vera e propria scuola di Rally sotto la direzione di Marc Coma con i docenti Gio’ Sala e Jean Brucy, è il catalano Gerard Farres, KTM Himoinsa, terzo alla Dakar di quest’anno e ormai uno dei Piloti più affidabili dell’intero panorama Rally-Raid.

Alle spalle di Joan Pedrero, quarto con la Sherco (in foto) i due primi italiani nella lista che conta 80 motociclisti partenti, ai quali si aggiungono i Quad (il vincitore è Nicolas Cavigliasso) e gli SSV Side by Side (vincitori Henricy-Bersey e Camelia Liparoti seconda). Nello specifico Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti, rispettivamente al quinto e sesto posto. il Gigante di Lumezzane può contare sin da ora di una Yamaha ufficiale anche per la prossima edizione della Dakar, Cerutti non ha ancora un assetto definitivo, ma è impensabile che possa uscire dalla sfera di influenza che lo ha portato a Husqvarna. Tra gi italiani classificati anche Gerini e Catanese nei primi venti, Fasani, Missoni e Pedemonte nel 50.

Ufficiali Yamaha, Sherco e Hero, Joaquim Rodrigues ha concluso al settimo posto assoluto con la ex SpeedBrain aggiornata e competitiva, ma non Honda, KTM e Husqvarna. Per il Gruppo austriaco programmi differenti, per lo Squadrone ufficiale giapponese-iberico-italiano programmi diversi e… altre.

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