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Benjamin Melot l’abbiamo conosciuto anni fa… dietro le quinte. Era il meccanico di Cyril Despres. Bravo. Bravissimo. Discreto. Sempre sorridente e pronto a dare una mano portava nel Team l’allegria discreta di chi fa le cose bene perché gli piace.
Voleva fare la Corsa, la Dakar. Quando Cyril è passato alle Auto non ci ha pensato due volte. Tocca a me! Nessuna ambizione di risultato. Solo mettersi alla prova e vivere la soddisfazione, la sua passione originale.
Ce l’ha fatta, alla Dakar. Un anno l’abbiamo incontrato, io e Mr. Franco, quasi tutti i giorni. Uno alla partenza, un’altra volta in cima alle Ande, ancora a un improbabile caffè del deserto boliviano, e così via. Quasi un appuntamento quotidiano.
Missione compiuta. Bravo. Si passa ad altro. Intanto Benjamin lavora negli Emirati. Sempre Meccanico, logistico, un po’ organizzatore del fuoristrada delle dune. Sempre nella sfera KTM. Un’altra Dakar. Dopo aver dato una mano a tutti per una vita, un giorno il motore lo pianta. Neanche a dirlo. L’intera Squadra, lì per gli Ufficiali, esplode in un contributo all’amico. Motore nuovo, in 14 minuti!
Infine, ma non ultima, l’esperienza del Campionato del Mondo Cross-Country Bajas appena nato. Facciamo la prima. Vinta. Andiamo alla seconda. Piazzato. La terza, la quarta…. Altri risultati eccellenti, e al termine della stagione arriva il Titolo. Campione del Mondo. Quasi non ci crede, Benjamin!
Adesso si riparte. Ancora la Dakar in Arabia Saudita. Questa volta una sfida nella sfida. Malles Moto.
Vuol dire completamente da solo, con quella cassa di ricambi di Eta Beta che deve contenere di tutto. Ricambi, sacco a pelo, mutande e calzini, e dove sono riposti anche i sogni del Dakariano puro.
In bocca al Lupo.
Benjamin Melot. La Storia di uno di noi… più bravo.
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