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Negli ultimi 15 anni Alain Blanchard ha visto crescere due cose: l’Enduro del Campionato del Mondo e… suo figlio Bastien in quel Mondo.
Scelto come Promoter della massima espressione dell’Enduro allora in crisi, Alain Blanchard ha saputo rilanciare la disciplina e restituirla ai fasti della sua migliore tradizione. E ora è arrivato il momento di un interessante avvicendamento… anzi una ancor più interessante sovrapposizione, quella del figlio Bastien che ora affianca il padre nella gestione dell’Enduro Mondiale, e che è già il “CEO” (parola grosse in un ambiente così semplice come l’Enduro) di ABC Communication.
Tradizione, dicevamo. Sì, la tradizione è talvolta l’elemento chiave di una forma di successo ancorata alla Storia, ma talvolta può anche essere la “frizione” che ne rallenta l’evoluzione. Progresso e tradizione spesso compongono una formula dall’equilibrio difficile e, ai tempi nostri, a volte instabile.
Il Mondiale di Enduro, o EnduroGP, ha vissuto una stagione molto bella… viva e di rilancio dopo un periodo recente segnato da una certa flessione del gradimento. Ha dovuto andare a caccia di miglioramenti, ha ripreso il cammino del successo e si presenta al 2020 con alcune novità di consolidamento.
Intanto è l’era dei contenuti tecnici elevatissimi, per certi versi addirittura strabilianti, e dei Campioni britannici, un ciclo, come dice Blanchard Junior, caratterizzato da quella determinazione e professionalità che gli inglesi sanno gestire così bene.
E il Gran Premio d’Italia? E la Valli Bergamasche?
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