EnduroGP. Hellsten (Husqvarna) vince L’EnduroGP, Remes (TM) è l’eroe di Paitsi

EnduroGP. Hellsten (Husqvarna) vince L’EnduroGP, Remes (TM) è l’eroe di Paitsi
Eero Remes, TM, alla sua prima partecipazione, vince tutto, classe e “Classica”, con una doppietta sensazionale. “Doppio” anche per Antti Hellsten, bene Holcombe, Phillips e Watson. Giacomo Redondi migliore degli italiani
27 marzo 2017

Lake Paijanne, 26 Marzo. La Paitsi, o corsa attorno al lago Pajianne, è considerata la vera e propria “Grande Avventura Finlandese” dell’Enduro. Si corre dal 1927, e ne sono state disputate ben 82 edizioni (saltati gli anni della guerra, naturalmente). Circa 800 chilometri in due giorni, oltre due dozzine di prove speciali, soste, rifornimenti e… cambio d’abbigliamento, tutto in linea, senza ritorno al punto d'origine se non alle fine. Le difficoltà sono di terreno, di durata, di temperatura, sempre abbondantemente sotto lo zero. È difficile ricevere assistenza, per questo spesso raddoppiata o condivisa, e, più che per mangiare, resta appena il tempo per cambiarsi e non rischiare, così, di congelare sui trasferimenti, molto asfalto, e quando non è ghiaccio, nella parte Nord diventa fango. Gomme chiodate, oltre dieci ore di guida il primo giorno, oltre sette il secondo. Non è uno scherzo, insomma, ci vuole preparazione, anche specifica, molta determinazione, un buon passo e… un pizzico di fortuna. Ma è un Enduro “mitico”, e quest’anno è anche Campionato del Mondo.

 

Prima Prova del mondiale

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Il primo giorno di gara si assesta immediatamente su un leit motiv inedito. Eero Remes, infatti, due volte Campione del Mondo della ormai ex classe E1 con la TM, non ha mai partecipato alla Paitsi. Non gli è mai andato e, al contrario di molti Campioni - alla Salminen, Tiainen o l’indimenticabile Ahola, ma anche insospettabili alla stregua di Ari Vatanen-, non si è mai presentato al via della “sua” Gara più “classica”. Per certuni un’onta, poiché in Finlandia sono in molti a ritenere ed affermare che se non hai vinto almeno una “Corsa Attorno al Lago” non sei nessuno. Così ci ha pensato il Mondiale a far incontrare Paitsi e Remes. Il Piccolo Grande Uomo dell’Enduro finlandese ha dunque dedicato lunghe sessioni invernali di allenamento nel suo Paese, proprio per poter affrontare la corsa che gli mancava nel migliore dei modi (e poter così iniziare nel migliore dei modi anche la sua nuova campagna mondiale). Il migliore dei modi non lasciava intendere, tuttavia, che sarebbe finita con una supremazia così marcata.

Il due volte Campione del Mondo della E1, “resuscitato” e convertito nel migliore investimento dell’Italiana TM dopo Dario, è partito al comando, si è allargato vincendo nove delle 15 Prove Speciali nel programma di sabato, ed ha allungato inesorabilmente il passo fino a concludere la giornata di gara, la prima del Mondiale 2017, con un vantaggio di oltre due minuti sui primi, diretti inseguitori. Un risultato sensazionale, soprattutto alla luce, appunto, della caratura degli inseguitori. Del resto, Remes è Pilota che ha avuto bisogno del suo tempo, delle sue ragioni e delle sue… batoste, più volte declassato o dato per perso, per rivelare in pieno un talento che in molti facevano fatica a riconoscergli. Ma una volta esploso, Remes non si è più fermato.

Avversari, dunque. Il primo, Eemil Pohjola, Husqvarna, è un’altra rivelazione, e pur militando tra gli Junior, dove otterrà una doppietta strepitosa, cinque e sette minuti di vantaggio sul secondo, si “rivela” secondo assoluto in quella classe ormai nuovamente disconosciuta dal regolamento mondiale dell’Enduro. E terzo, finalmente, è anche il primo della classe Enduro GP, Antti Hellsten, il nordico che, oltre a occupare un posto di primo piano nello schieramento del Mondiale, è anche uno dei Giganti della Paitsi, avendone vinto le ultime due edizioni. Hellsten, Husqvarna, terzo, è dunque il primo della classe EnduroGP, nella quale precede un mito intramontabile del calibro di Marko Tarkkala, e un altro finlandese, Aleksi Jukola. Per ritrovare un Campione più “tradizionale” si deve scendere dal podio. Nell’ordine, Matthew Phillips, Steve Holcombe, Christophe Nambotin e Loic Larrieu, Sherco, Beta, KTM e Yamaha, in rappresentanza delle più grandi ambizioni Enduro GP.

Il secondo giorno consente ai “mediterranei” di avvicinarsi. L’EnduroGP è costantemente dominata da Hellsten, che vince 4 delle 11 Speciali della classe, ma è sempre sul podio e solo un volta “disastrosamente” settimo. La domenica della Paitsi EnduroGP, in realtà, è un bellissimo duello tra Hellsten e Holcombe, che cede solo nel finale consentendo al finlandese di imporsi con una doppietta. Salgono Phillips, terzo, e Watson, e gli italiani. Redondi, Honda, è sesto (sabato aveva chiuso al decimo posto), mentre Salvini, Beta, è decimo (12° sabato).
 

L’eroe della Paitsi è ancora Eero Remes

Fortissimo, “Gigantesco”! Il finlandese stravince la E2 con 9 successi su undici Prove Speciali, e si impone nella sua classe davanti a Garcia e Stigell, lontani quasi tre minuti dall’Ufficiale TM. Soprattutto, Remes vince la Grande Avventura Finlandese con una doppietta, e bissando il successo di sabato con un en plein domenicale, ancora primo davanti a Hellsten, Holcombe, Phillips e Watson. Primo degli italiani Giacomino Redondi, 11°, bene Manuel Monni, TM, 17°, e Davide Soreca, Honda, 20°, calato nel finale Alex Salvini, 25° assoluto.

Qualche nota dolente per un grande Evento. Infortunio ancora prima di iniziare, durante la preparazione della vigilia, per Mathias Bellino, fratture multiple, e stop domenicale per Nambotin, Cristobal Guerrero e Daniel McCanney: un “lusso” che non ci si può permettere in un Mondiale che si preannuncia così difficile e “tirato”, difficilissimo da recuperare.

 

 

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