Grecia: Freeman, Beta, è la “nuova tendenza” del mondiale

Il mondiale di Enduro alla svolta. Freeman ottiene una nuova doppietta, Holcombe si stacca. Alterne vicende per i nostri, con un grande Oldrati e un mesto Salvini. Ora non si scherza più: è ora di Rovetta e di Gran Premio Acerbis d’Italia
17 giugno 2019

Serres, Grecia -  L’EnduroGP è in fortissima accelerazione. Un Gran Premio dopo l’altro, e siamo arrivati alla quarta prova, quella che doveva essere disputata in Corsica e che è stata recuperata dagli amici greci di Serres. Siamo nella fase cruciale… calda della Stagione, e ogni Gara sarà ormai una battaglia. Qualcosa si è visto in Grecia, molto altro c’è da aspettarselo all’imminente Gran Premio d’Italia “boosted” by Rovetta e dal moto Club Bergamo.

A Serres ha vinto ancora una volta l’ufficiale Beta Boano Brad Freeman, mettendo a segno una nuova doppietta e dando l’impressione abbastanza forte che siamo in presenza non più di un’alternativa sporadica. Il giovane inglese si va pian piano sostituendo, nelle dinamiche di affermazione, al più… anziano collega e connazionale Holcombe, che passa la mano e da tre Gran Premi è nel mirino del nuovo che avanza. A “discolpa” di Holcombe, tuttavia bisogna chiarire che Holcombe non si è affatto ripreso dalla misteriosa malattia che ne limita il potenziale di competitività.

Freeman non usa particolari strategie. Va all’attacco. Ha vinto il Super Test inaugurale del Venerdì sera, e sulla falsariga si è imposto i 5 delle 10 Speciali sabato, chiudendo con un vantaggio significativo, quasi 40 secondi, sull’avversario del secolo Holcombe. Poi entrano in scena gli italiani, Cavallo, Oldrati e Guarneri nella buona fortuna, e Salvini, costretto allo stop dall’infortunio a una spalla, in quella meno buona.

È un buon Sabato, comunque. Mentre il caldo incide lo smalto dei concorrenti e Freeman mette le mani dove può, e quindi oltre sulla EnduroGP “assoluta” anche sulla classe di appartenenza, la E1, gli italiani trovano altri spazi per far bella figura. In particolare Giacomo Redondi che vince la E2 davanti a Larrieu e Herrera. La E3, invece, resta la fortezza di Steve Holcombe, che l’inglese non ha difficoltà a difendere dagli attacchi di Dani McCanney e Geslin.

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Domenica il cambio di marcia è impercettibile. Freeman va ancora e precisamente a segno e centra la quinta vittoria consecutiva che vale anche la seconda doppietta in fila. Impressionante. E questa volta non è il “solito” Holcombe la minaccia di Freeman, bensì il caldo, una brutta caduta e un esplosivo Oldrati che gli contende fino alla fine della domenica il doppio scettro della EnduroGp e della E1. Oldrati deve poi inchinarsi per una vera manciata di secondi, soddisfatto di aver mostrato di poter rappresentare un “pericolo”, soprattutto nella prospettiva della Gara di Casa di questo fine settimana a Rovetta. Alle spalle di Oldrati, analogamente in EnduroGP e E1, ancora Matteo Cavallo che per la prima volta sale due volte sul Podio. Ottimo.

A questo punto si entra nelle “anomalie”. Un bel (agonisticamente parlando) Charlier, vince la E2 davanti a Larrieu e Remes, purtroppo grazie anche alla caduta rovinosa di Redondi e al fatto che Salvini, in ripresa lenta e dolorosa, è solo quinto, e per la seconda volta dall’inizio della stagione Holcombe deve piegarsi a McCanney nella E3, che in questo modo lo avvicina in testa al parziale di Mondiale della categoria. Ultima anomalia, infine, la sconfitta di Andrea Veorna, battuto da Kytonen tra gli Junior, che interrompe così la serie di successi che durava dall’inizio della stagione.

L’indisposizione di Holcombe e l’ascesa perentoria di Freeman stanno determinando un’interessante situazione di vertice, nella quale il più giovane dei piloti Beta in corsa per il massimo Titolo prende il volo e quasi 20 punti di margine. Il vantaggio Freeman, tra l’altro ormai imprendibile in E1, è ancora più evidente alla luce della peggior prestazione dell’anno di Holcombe. Contiamo che Steve si riprenda presto.

Maggiore livellamento, invece, nella E2, classe nella quale Charlier e Larrieu stanno avvicinando Salvini, tuttavia ancora leader pur con un margine ridotto, e nella E2 che vede McCanney cercare di raggiungere il leader Holcombe in evidente difficoltà, 12 punti da recuperare.

Altre buone notizie. Una in particolare. Con la quarta doppietta stagionale consecutiva, David Knight ha vinto la Coppa del Mondo Enduro Open, primo Titolo assegnato a poco più di metà percorso.

Beh, io direi che possiamo interrompere il discorso qui e iniziare subito a preparare le valigie. Il tempo di sistemare la Moto e si parte alla volta di Rovetta, Bergamo. È la volta del Gran Premio Acerbis d’Italia, 21-23 Giugno. Ora.

Una ripassata alla situazione generale, un occhio alla condizione e alle motivazioni degli italiani, l’”inevitabile” voglia di rivincita di Holcombe e Salvini, l’incredibile salto in avanti della panterina Oldrati, ed ecco che possiamo stare certi che dobbiamo aspettarci il meglio e il di più dalla 43ma Valli Bergamasche.

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