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Brive (La Gaillarde), 30 Agosto. Terzo giorno, terzo successo, altro tre a zero per una superiorità “vergognosa”. A Jeremy Tarroux, Sherco, la E1, a Loic Larrieu, Yamaha, la E2, e all’eroico Christophe Nambotin, KTM forever, la E3. Prendi il “gruppo” unito delle tre classi, quello che si traduce nel dominio di una Sei Giorni, e l’ordine cambia appena. Nell’assoluta di Trofeo Mondiale, la famosa classifica della Categoria 1, è Larrieu (foto in apertura) davanti a Tarroux, Nambotin quarto alle spalle della mosca bianca Josep Garcia, isolata punta di diamante della disgraziata formazione spagnola. La Francia continua a macinare risultati e a condurre le danze della sua Sei Giorni, come il primo giorno e dal primo giorno senza incertezze, neanche una “vibrazione” sospetta. Conduce ancora sull’Australia e la Finlandia, ma rispetto alle Nazioni avversarie il vantaggio francese sale rispettivamente a oltre cinque minuti, e oltre sette e mezzo. Australia e Finlandia, d’altra parte, devono continuare a spingere, a mettere pressione, naturalmente per quel posto che adesso è da “vice” e per un sorpasso totale non “convenzionale”. Per quello, infatti, c’è da sperare in un errore della Lepre.
La nota stonata, stridente, è che ancora una volta, ancora più peccato, l’Italia va forte, ma deve soffrire. Quarta al parziale della terza “tappa”, la Squadra sta giocando benissimo le sue carte. Accidenti a quel freno rotto il primo giorno! Stessa compattezza della Francia, e appena un pelo meno di incisività, ma c’è da fare i conti con il morale generale segnato irrevocabilmente dal “danno” del primo giorno. Da entrambe le parti, similmente arrivano le note della stessa, eccellente musica. Larrieu, Tarroux e “Nambot” in ordine di forza, e la debolezza controllata di Charlier per i francesi. Di qua, oggi Salvini, Redondi e Guarneri, stessa “classifica” di potenza, e la perseveranza di Oldrati, un po’ più indietro, caduto e infortunato al polso sinistro ma, promette, indomabile. È così che l’Italia di Cristian Rossi, carattere e orgoglio, salta sulle teste della lunga classifica obbligata dalla fine del seconda Speciale. Dal quattordicesimo al nono posto, e adesso dal nono al settimo! Siamo a metà Sei Giorni, continuiamo così.
Certo, contro i francesi che corrono netti e determinati in Casa, non c’è un granché da fare, ma senza bisogno di ricorrere a scongiuri o voodoo, la formula della Sei Giorni consente, anzi obbliga e tenere conto dell’eventualità… e dunque a non mollare.
A Brive La Gaillarde il tempo tiene, e così il rullare di centinaia di tamburi di guerra. Fa molto caldo, molto davvero, e la polvere… che ve lo dico a fare, ma l’evento sta riuscendo a dare alla festa il connotato atteso, costantemente esaltato, “pompato” dal tenore della Competizione. Hanno fatto le cose in grande, Moto Club, Federazione e Sponsor, e meritano ampiamente il successo plebiscitario che hanno programmato (oltre al “rientro” del milione e mezzo di eurini investiti per la realizzazione di una manifestazione all’altezza del suo futuro). Insomma, tocca fare i complimenti a quei saccentoni di francesi!
Fase di stabilizzazione, dopo due giorni di colpi di scena. E di stanchezza che inizia a farsi sentire. Sì, Australia e Finlandia sono in corsa, vicinissime, e non possono tirare il fiato, l’Inghilterra passa la Svezia e sale al quinto posto, l’Italia fa il grande salto e si arriva al settimo. Svedesi “arrivabili”, due minuti più avanti, e già si vede la polvere che sollevano, inglesi a tre, forse è loro la polvere nel mirino degli uomini di Rossi. I portoghesi sono a dieci minuti, i finlandesi a venti. Beh, calma, una cosa alla volta.
Dove non c’è storia né affanni è nella Gara che assegnerà il Trofeo Mondiale al Migliore Costruttore del Mondo. Al momento è KTM e basta. Tre Squadre, KTM 1, Watson, Garcia e Nambotin, KTM 2 e KTM3 nell’ordine, e non bastasse al quarto posto davanti Beta-Boano 1 c’è l’”estensione” Husqvarna 2 di Layne, Baylor e Elowson.
Più movimento, maggiore incertezza nella Gara del Trofeo Mondiale Junior. Gli USA rallentano l’andatura, incespicano in una giornata difficile. I francesi sono pronti a rilevare anche questa leadership. Insaziabili! Gli italiani non perdono la scia, passano a loro volta gli americani. Gara apertissima, Soreca, Cavallo e Verona sono a meno di trenta secondi dai “transalpini” nella graduatoria di giornata, e mantengono il contatto, quaranta scarsi dalla leadership.
L’italiano fa tendenza anche nella competizione riservata ai Club. Spinto da Monni, Facchetti e Macoritto, il Club Italy è ora al primo posto dopo aver scavalcato l’Auvergne Elite. Pochi secondi, ma è sempre meglio essere davanti, anche di poco.
Siamo a metà strada. Un po’ di più in termini di Speciali e chilometri, un po’ meno per l’”usura”, fisica, mentale e… meccanica. Si passa a un giro nuovo di zecca, il “settore” di Uzerche che ospiterà la quarta e la quinta giornata di Gara.