Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il Mondiale è appena finito, due Campioni del Mondo, Nambotin e Renet sono stati appena incoronati, Salvini è tornato alla vittoria, Balletti ha ottenuto il suo primo successo Mondiale e sette italiani sono saliti sul podio. Lo stratosferico week end del Gran premio Città di Lumezzane volge al termine. Ma non è finita. Dal Mondiale allo “stellare” dell’Xtreme Lumezzane non c’è soluzione di continuità. Si passa immediatamente alle nuove iscrizioni, le verifiche, il parco chiuso e la partenza. Sono le 19:30. Si stacca dalla rampa di lancio l’ottava edizione dell’Xtreme Lumezzane, il gioiello organizzativo del Moto Club che chiude le celebrazioni del cinquantenario del sodalizio. È apoteosi, in tutti i sensi. Trionfo di agonismo, di tecnica di Enduro, di spettacolo soprattutto. È la Gara che ha aperto una strada, inventata dal Moto Club Lumezzane e andata in scena per la prima volta nel 2002.
Hanno diritto a partecipare i migliori del Mondiale, i fuoriclasse dell’Estremo, quei Piloti che non possono sottrarsi al richiamo della sfida e quelli che vogliono anche solo provarci. Alcuni, particolarmente provati dal Mondiale o infortunati, sono costretti a rinunciare, a malincuore. Erano pre-iscritti in novanta, prendono il via in 53. Week end massacrante! Antoine Meo, il vincitore delle ultime due edizioni dell’Xtreme, ha abbandonato la sua stagione Mondiale per un infortunio serio, ma è venuto a Lumezzane per vedere cosa significa l’evento visto da fuori. Ne è affascinato.
L’arena è colma di spettatori, sul viadotto al Passo del Cavallo non passa uno spillo. Colpo d’occhio da diecimila. Il Dente del Diavolo, il “sinistro” culmine dell’evento, è illuminato a giorno. Parte la diretta televisiva e streaming, il primo dei tre giri, il primo “cinquantino” della grande sfida. Non appena il primo concorrente si affaccia nel “catino” naturale del Passo del Cavallo il pubblico si infiamma, l’entusiasmo è contagioso e trascina i Piloti verso il “muro”, incuranti della difficoltà “disumana” che li attende. Ma il Dente non si passa, è la “Compagnia della Spinta” che lancia le funi e tira su, uno dopo l’altro, i Piloti. Finalmente, è quasi buio, il primo concorrente ci riesce da solo, e il pubblico esplode in un boato. Il “Dente del Diavolo” è violato, e la gara entra nel vivo.
Al termine del primo giro la situazione prende forma. Ivan Cervantes ottiene il miglior tempo sul passaggio, Thomas Oldrati si installa al secondo posto, e la battaglia è innescata. I primi colpi di scena. David Knight, il Colosso dell’Isola di Man tornato al Mondiale ma apposta per partecipare all’Xtreme, è in ritardo, Alex salvini si lancia in un giro mozzafiato, salta il doppio ma impatta violentemente contro il Muro e rotola a valle, perdendo in quel momento la possibilità di competere per il successo finale. Poco prima Tadeuzs Blazusiak, il Re dell’Estremo e del SuperEnduro, ha fatto peggio. Colpito da un malore, una piccola congestione, non riesce a stare sulla moto, e al Passo ci arriva da una mulattiera laterale comunicando in questo modo di doversi, suo malgrado, arrendere all’Xtreme.
Salgono Davide Soreca, Oscar Balletti e Deny Philippaerts, poi i Piloti spariscono nel buio per affrontare il secondo giro. La “musica” sale di tono, salgono anche Mirko Gritti, Simone Albergoni e Edoardo D’Ambrosio. Dicono che i Piloti di casa siano favoriti. Non è vero, il “Dente” nasce il giorno prima della gara, e torna nel silenzio della Valle per due anni, prima della successiva Xtreme.
Al secondo giro la situazione in testa non cambia, Philippaerts prova ad avvicinare Oldrati, e il bergamasco parte all’attacco di Cervantes che, tuttavia, ottiene ancora una volta il miglior tempo. Manca un giro, i Piloti hanno dimenticato la fatica e, trascinati dall’urlo del pubblico, si lasciano andare allo show.
La classifica resta incerta, ma vira alla sua forma definitiva con l’ultimo assalto al Dente del Diavolo. Philippaerts si migliora, e così Balletti. Oldrati è scatenato, è l’ultima occasione per agganciare Cervantes, ma il catalano non si lascia sorprendere e, seppure con un tempo inferiore, è il Re dell’Xtreme 2014. Per la terza volta, poiché lo spagnolo ha già vinto nel 2005 e nel 2006. Anche per Oldrati è la terza volta, la terza volta che il fortissimo bergamasco conclude la gara al secondo posto. Phippaerts, terzo, è una “novità” assoluta per l’Xtreme. Resta solo il tempo per un paio di acuti. Knight decolla sul traguardo e supera il dente in volo, mandando in delirio gli spettatori, e Salvini supera la frustrazione dello sfortunato primo giro con il record del “catino” dell’Xtreme.
Podio. Presidente Damiano Bugatti consegna a Ivan Cervantes il Trofeo opera di Aldo Seccamani, “scultore” anche del Dente del Diavolo, Vice-Presidente Pierdomenico Dall’Era premia Oldrati e Philippaerts. Spumante anche per Balletti e Soreca, quarto e quinto, D’Ambrosio porta i colori del Moto Club Lumezzane al sesto posto. L’incredibile folla sciama lentamente verso valle, poca voglia di abbandonare il teatro di uno spettacolo indimenticabile.