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Sono molteplici le occasioni in cui poter vedere in azione i migliori piloti americani, in televisione e sui social media; ma sono più uniche che rare quelle in cui poterli ammirare a bordo della loro privatissima pista di test, a due passi dal reparto R&D di KTM di Murrieta, California. Esatto, è proprio qui che la Casa austriaca ci ha invitato per assistere ad una delle presentazioni più sentite ed importanti della stagione di gare targate USA. Come potete leggere nelle due interviste separate, abbiamo avuto modo di parlare a lungo con Marvin Musquin e Brock Tickle. Ma l’occasione di poter parlare con il mitico “RD” (Ryan Dungey, NdR) è davvero troppo ghiotta perché ce la facessimo sfuggire. E quindi gli abbiamo chiesto un parere sulla moto nuova:
Ryan, nel 2011 hai fatto una scelta importante: entrare in KTM che, all’epoca, non aveva una delle squadre più forti e non erano i migliori nel settore. Un po’ un atto di fede: parlaci della scelta.
«La decisione era già presa prima ancora di guidare la moto. Il 2011 è stato un anno decisivo, perché ho perso due grandi persone di riferimento. Mi sono sentito fermo con la mia carriera, mentre gli avversari mi stavano incalzando. Ho sentito la necessità di seguire quest’opportunità, e sapendo della presenza di Roger (De Coster, NdA) sapevo che la squadra avrebbe fatto un grande lavoro, e che qualsiasi problema si sarebbe risolto. Oggi posso dire di essere molto fortunato di essere in una squadra molto speciale, dove tutti vorrebbero essere».
3 titoli Supercross e 3 titoli National con la Factory Edition. Al di là dei successi personali, è anche stata una svolta dal punto di vista della moto?
«Il desiderio di ogni pilota è quello di avere dietro di sé una squadra che lo supporta e lo segue in ogni possibilità di sviluppo, e per me è stato fantastico sapere che i miei consigli suggeriti venivano presi ogni giorno per fare una moto migliore per l’anno successivo. “Ready to Race” non è solo uno slogan, ma un vero e proprio stile di vita, lavoriamo ogni giorno per vincere gare e migliorare».
Alla presentazione c’erano anche tutti i team ufficiali USA, con relativi piloti di punta. Abbiamo avuto l’onore di scambiare quattro chiacchiere con loro su quanto fatto fino ad oggi e sulle prospettive per il futuro prossimo. Inevitabile voler parlare prima con Roger De Coster, il leggendario manager pluri-iridato del Team Factory Red Bull KTM, che commenta il lavoro svolto per arrivare al vertice dello sport statunitense.
«Mi sento davvero fortunato, c’era tanto da fare ed abbiamo lavorato molto duramente. Una volta raggiunti i primi risultati avevo paura che dopo il grande sforzo ci fosse una volontà generale di mollare un attimo, e invece ancora oggi si spinge un sacco con la voglia di crescere ulteriormente. Fantastico anche l’ottimo rapporto tra Austria ed America, con un ottimo mix di esperienze tra le due nazioni che permette di velocizzare lo sviluppo».
John Hinz, CEO KTM America
«Siamo alla nuovissima RD Field (chiamata così in onore di Roger De Coster e Ryan Dungey, NdA), la nuova sezione riservata ai test appena realizzata da KTM. Adesso verranno aggiunte altre due piste qui a fianco, con un’altra pista da Supercross ed una da Endurocross. A questo si aggiunge la Bakers Factory in Florida, dove abbiamo altre due piste National ed una da Supercross. Questi sono gli strumenti che diamo ai nostri piloti per poter vincere assieme ai nostri prodotti di primissimo livello».
Il progetto austriaco di “conquista” del mercato americano è nato nel 2010 direttamente da Pierer e Beirer con il chiaro obiettivo di vincere nel Supercross. Per farlo hanno dovuto escogitare qualcosa di diverso, cambiando anche il ciclo di produzione e posticipandolo da giugno, come fanno tutti, a dicembre, per avere l’ultimo progresso tecnologico disponibile pronto per scendere in pista ad Anaheim-1, il primo sabato dell’anno successivo. Il regolamento americano infatti obbliga le Case a correre con moto derivate dalla serie, e quindi già presenti sul mercato.
In occasione della presentazione ufficiale dei nuovi team 2018, KTM ci svela la nuovissima SX-F 450 Factory Edition, costruita secondo le più esplicite direttive del campionissimo Ryan Dungey. Oggi Ryan non veste più gli abiti di pilota, ma ricopre un ruolo ancora più importante, ovvero collaudare e sviluppare ogni giorno di più questi modelli per renderli ancora più performanti.
I principali elementi d’innovazione della Factory Edition, rispetto al modello Standard, sono una testa più compatta, nuove sovrastrutture più sottili e slanciate, in particolare nella zona serbatoio/sella, nuove piastre di sterzo ricavate dal pieno (e anodizzate in arancio), il coperchio frizione Hinson, il dispositivo di partenza sulla forcella, il telaio arancione. E poi ci sono un nuovo silenziatore, con relativo collettore che fa sembrare la moto una "due tempi" e soprattutto non richiede lo smontaggio della marmitta per rimuovere il mono.
I radiatori sono più bassi di 12 mm, c’è un nuovo disco freno anteriore flottante, un parafango posteriore con diversa rastrematura con i fianchetti, un telaio più rigido ottimizzato sulle le torsioni longitudinali, e un forcellone più lungo di 5 mm, che offre la possibilità di allontanare ulteriormente la ruota posteriore nelle asole maggiorando l'interasse
Purtroppo la versione Factory non sarà commercializzata in Europa. Ma se la guardate con attenzione vi potrà svelare alcune anticipazioni dei modelli cross 2019. Per adesso non ci resta che… godercela in tv ed ammirare le gesta dei piloti in arancione!
Team KTM Troy Lee Design
Il manager Tyler Keefe “Abbiamo avuto una grande stagione nel 2017, e siamo davvero eccitati per un 2018 da panico. Abbiamo un ottimo team e le moto migliori, e siamo dunque pronti per fare alla grande. KTM ha anche chiuso un contratto con Aldon Baker, e quindi tutta la squadra si allenerà assieme con lui per avere risultati ancora più importanti.”
Team Rocky Mountain ATV/MC WPS
Il titolare Forrest Butler “E’ il sesto anno per noi,e siamo molto felici di come siamo cresciuti e come riusciamo a combattere per un campionato. A noi piace essere partecipi nella crescita e nello sviluppo a stretto contatto con Roger (De Coster). I nostri piloti della 450, Blake Baggett e Ben Bloss, daranno battaglia ai migliori del circus e ne vedremo delle belle.”
Dalla nascita del progetto, nel 2010, è stata fatta davvero tanta strada, non solo a livello di moto e prodotti, ma sotto tutti i punti necessari al fine di mettere team e piloti nelle condizioni migliori. KTM lavora ogni giorno a 360 gradi per individuare punti di crescita e miglioramento, e quest’atteggiamento l’ha portata a primeggiare anche in uno dei campionati più agguerriti del pianeta.