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Si è conclusa la cavalcata Del Sole edizione 2015, l’undicesima della serie. Formula che vince non si cambia. È ciò che Antonello Chiara e Gianrenzo Bazzu, i ‘patron’ di Bike Village si sono detti. E i fatti hanno dato loro ragione ancora una volta. Raggiunto ben presto il ‘tetto’ fissato di 150 partecipanti, e per la verità superato all’ultimo momento per non deludere i ’clandestini’ arrivati sperando proprio nell’indulgenza degli organizzatori, la ‘spianata’ dell’Esagono, l’Hotel Quartier Generale della manifestazione, si è riempita di una ‘carovana multicolor’ scalpitante, impaziente di affrontare le due tappe in programma. Una scenografia bellissima, lo sfondo del maree dell’Isola di Tavolara, il cielo terso e, finalmente, il primo sole vero sull’Isola Incantata.
Tra i partenti anche due ospiti d’eccezione. Il Campione Italiano, e in corsa per diventarlo anche della Dakar, Alessandro Botturi con la sua banda di amici e la Principessa delle Dune Camelia Liparoti che, venuta in qualità di madrina, non ha saputo resistere ed è saltata sul suo quad che passa l’inverno nel garage di Antonello Chiara, e si è avviata insieme a tutti gli altri sul percorso.
Due giorni di fuoristrada pieno. Lo sanno tutti, e molti sanno anche che non è una passeggiata in senso stretto. Il tempo buono, il percorso con le varianti più facili per scongiurare stanchezza, inesperienza e poco allenamento non bastano. E alcuni, come sempre succede, alla fine della giornata ‘giurano’ che non ce la faranno a ripartire la mattina dopo. Per fortuna gli ‘spergiuri’ alla fine si rivelano tanti. Si vede che l’entusiasmo contagioso della carovana è irresistibile.
Le due giornate della Cavalcata del Sole un po’ si somigliano. La formula lo esige. Ma ogni giornata, ogni tappa, è diversa dalla precedente, e ogni anno il percorso, seppure simile, non è mai lo stesso. Maggior rigore di attaccamento della tradizione è applicato, invece, ai Punti di Ristoro, che immancabilmente punteggiano la tabella di marcia a metà della giornata. In questo caso i concorrenti ritrovano i luoghi noti della “grande sosta”, date le circostanze obbligata. Tutti d’accordo, il Punto di Ristoro del secondo giorno è meglio di quello della giornata di apertura, più frugale. Gli organizzatori lo prendono come un suggerimento, devono tornare le… damigiane di vino. Anche se poi qualcuno fa più fatica a trovare la strada.
A proposito di strada. Il magnifico fuoristrada selezionato dai tracciatori del Mondiale è qui scandito dalla presenza di frecce che indicano la direzione che i concorrenti devono prendere. Da qualche tempo, purtroppo, è diventato sport molto in voga andare nottetempo e togliere o, peggio, invertire la direzione di un buon numero di segnalazioni, creando non poche difficoltà e malumori. Per fortuna la carovana si ricompatta sempre, sono tutti troppo bravi, e all’arrivo la storia diventa il contrappunto di un evento ancora una volta molto ben riuscito. Ma…
Antonello Chiara. “Immaginate che bile quando gli apripista ci telefonano per dirci che sono state strappate via fettucce e frecce. Non capisco che divertimento ci sia a danneggiare l’euforia di un grande evento come la Cavalcata del Sole, a cercare, per fortuna senza riuscirci, di sabotare i nostri sforzi e la soddisfazione dei partecipanti. Ormai è un problema che si ripete puntualmente, e non sappiamo come fare per risolverlo. Non possiamo certo schierare un Carabiniere ogni cento metri per cogliere sul fatto i furfantelli! Ma io un’idea ce l’ho. La cavalcata del Sole è nata come manifestazione dalle caratteristiche inedite, e per oltre dieci anni è stato l’evento di riferimento di un nuovo genere. Ho un’idea che potrà risolvere alla radice il problema, ed è ancora una rivoluzione che cambierà la Cavalcata del Sole, proiettandola verso altri dieci anni di inimitabilità! Ringrazio tutti i Partecipanti, per la conferma della fiducia e per la pazienza che hanno dimostrato di avere con i ‘sabotatori’. Li premieremo il prossimo anno con una Cavalcata del Sole su un altro livello, su un altro pianeta!”