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Heinola, 12 giugno. Il sistema giocato in Grecia, e basato sulle vittorie di Eero Remes e Giacomino Redondi, dominatori al momento incontrastati della E1 e della EJ rispettivamente, sembrava poter “pagare” poco, risultati quasi scontati, ma andare bene anche a Heinola, sede finlandese del quarto Gran Premio del Mondiale di Enduro 2016. Invece c’è del movimento, nel Mondiale. Non dei terremoti, s’intende, ma dei buoni propositi che movimentano classifiche e incertezza, le basi dell’interesse sul campionato di Maitre Blanchard.
Contro Eero Rems al momento non c’è molto da fare, e tanto meno da dire. Il ruolino di marcia del campione del Mondo e Pilota ufficiale TM è assolutamente chiaro e disarmante. Nella E1 il risultato è costante. Otto giornate di gara e otto vittorie, centosssanta punti e 30 di vantaggio sull’inglese Nathan Watson, l’”arma” di KTM che va prendendo le misure con l’Enduro e si assesta, al momento, su un costante rendimento da secondo posto, ma con una tendenza al rialzo. Al di sotto del duo TM-KTM al momento non ci sono sprazzi di assoluta classe. Martini ha subito una leggera flessione, e Daniel McCanney ne ha approfittato per risalire la corrente al terzo posto.
Nella E2, che è la classe regina del campionato, il movimento è più accentuato. L’australiano Phillips, Sherco, ha allungato il passo con maggiore decisione e ha ottenuto, oltre alla doppia vittoria di classe, davanti a Bellino, anche un successo di Enduro GP la domenica, quando ha battuto Remes senza alcuna pietà per l’errore che è costato una diecina di secondi al fnlandese della TM. Nonostante una evidente ripresa, confermata dai due secondi posti, resta il mistero Matthias Bellino, il francese che dopo un avvio fulminante si è perso e ancora non trova il bandolo della matassa, che deve essere di origine psicologica.
Progredisce piano, ma costantemente, anche Alex Salvini, che porta la Beta ufficiale sul podio di domenica e, con un quarto e un terzo posto, affianca nella graduatoria mondiale l’americano Robert, KTM, che con due “miseri” quinti posti è stato senz’altro meno efficace del solito (e di quanto si cominci ad aspettarci da un Pilota che è pochissimo apparente ma “buonissimo” nella sostanza). Sempre nella E2, difficile rientro di Christophe Nambotin dopo l’infortunio del Gran Premio del Marocco che lo ha tenuto lontano dai GP di Portogallo e Grecia. Con il livello raggiunto dai “big” e dall’Enduro in generale, star fuori per tre GP vuol dire non solo vedere azzerate le proprie chance di successo finale, ma anche essere obbligati a una faticosa ripresa agonistica. Senza nulla da guadagnare, “Nambot” è caduto nel cross test, non è andato oltre il decimo posto sabato e si è ritirato domenica, per precauzione. L’importante era rientrare, la classe del Campione farà il resto, ma ci vuole tempo.
La lunga fila di classi del nuovo Mondiale continua con la E3, al momento dominio incontrastato di Beta. Quando non vince Holcombe, primo sabato ma ritardato da un problema di motore domenica e scaduto addirittura all’ottavo posto, ci pensa Aubert, che al contrario era finito contro un albero sabato, “durissimo” assicura il bi-Campione del Mondo francese, e che ha fatto sua la classe domenica, rientrando così in lizza per il titolo.
In Finlandia debuttava la Classe feminile, la EW. Ormai “distratta” dal programma della Dakar, la campionessa in carica ha subito l’affermazione dell’inglese Jane Daniels, due volte prima con la Husqvarna, e della tedesca Maria Franke domenica. Seconda nel totale, certamente la campionessa spagnola non tarderà a risalire la classifica che le vede da tre stagioni imbattibile.
Formidabile, “come d’abitudine” direbbero i francesi, Giacomo “Giacomino” Redondi, che al pari di Remes non perde un colpo e comanda la classifica della Junior a punteggio pieno, 160 punti. Più lontani, rispetto alla classifica del finlandese, gli inseguitori di Redondi. Lo svedese Elowson, non oltre il secondo posto di domenica, è ormai a sessanta punti di distanza, e il promettente spagnolo Garcia, due “zeri”, ormai fuori gioco.
Ma la “sostanza vera” del Mondiale di Enduro della stagione 2016 è la nuova Classe Enduro GP, ovvero la “vecchia” Assoluta rinominata, ribenedetta e rilanciata, come era logico che accadesse. E qui la faccenda di fa di GP in GP più “tirata”. In testa, infatti, sono adesso perfettamente a pari merito Phillips e Remes, che hanno vinto una giornata ciascuno. Il differenziale della Finlandia è favorevole al finlandese, poiché l’australiano ha fatto peggio sabato.
Nella Youth Cup, torneo promozionale inventato dal Promoter Alain Blanchard, “banco regio” per il figlio d’arte Jack Edmondson, dopo il nulla di fatto del Portogallo all’inseguimento del francese Nicolot per il Titolo dei giovanissimi.
Tutto imballato e in viaggio in camion e traghetti, il Mondiale si sposta in Svezia, ad Enkoping, per il GP della settimana prossima, quinto della stagione iridata.
Foto: endurogp.org