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Santiago de Compostela, Spagna, 12 Maggio 2019. Non era un abbaglio, un caso o un’impennata d’orgoglio. Brad Freeman, Beta Boano, vince ancora la EnduroGP di Sabato e “relega” il collega Steve Holcombe, “quadri” Campione del Mondo, al secondo posto. Il “sacrilegio” si compie ancora una volta e il Mondiale di Enduro diventa, se possibile, ancora più incandescente. Ma non è finita. Domenica, e Freeman si permette un altro “sgarbo” al Maestro e vince ancora. 2 a 0, doppietta e il week end di Santiago di Compostela passa alla Storia dell’Enduro Mondiale, questo è certo. Ma come? Come quello del potenziale sorpasso? Della guerra fratricida fra due compagni di Marca? Come quello che inaugura una nuova era o un cambio generazionale?
No, esageriamo per mettere un po’ di enfasi sull’evento, nulla di tutto questo e assolutamente niente di drammatico. È un momento importante, certamente, nel quale due Piloti della stessa nazionalità che corrono per la stessa Fabbrica hanno trovato un formidabile punto di equilibrio del confronto. Nel testa a testa che si profila in prospettiva Mondiale della EnduroGP, tuttavia si tratta “solo” della circostanza speciale e bellissima di un salto di qualità di elevatissimo valore tecnico e agonistico. Un contenuto speciale, per farla breve, che il Mondiale di Enduro sta offrendo al popolo degli appassionati.
Freeman ha battuto Holcombe per due volte, e il 4 volte Campione del Mondo ha sofferto anche la bellissima giornata di Danny McCanney, “punta” della Squadra TM e vincitore della E3 in risposta alla vittoria di Holcombe di sabato. Morale, se da una parte Freeman minaccia la leadership EnduroGP di Holcombe salendo a quota meno cinque punti, 109 contro 104, dall’altra parte, la graduatoria della E3, si assiste all’assalto del Pilota TM ai danni del Campione in carica. Tempi duri, si direbbe, per Holcombe, forse, certamente tempi magnifici per l’Enduro Mondiale. D’altra parte il mezzo passo falso di Holcombe, opaco dalla parte centrale della gara di domenica e solo sesto nel finale di giornata della EnduroGP, ha una sua spiegazione chiara, e deve essere considerato come un episodio “particolare” del bellissimo e soleggiato week end spagnolo dell’Enduro, come tale suscettibile degli obbligatori correttivi del caso.
E perché “episodico”? Perché bisogna sapere che la debolezza di Holcombe ha un’origine precisa, una infezione virale che limita la “tenuta” del Campione britannico. Niente di grave, ma si da il caso che la cura migliore per questo tipo di infezione sarebbe il riposo assoluto, una “terapia” difficile da imporre a un Campione del Mondo in piena attività e all’assalto del quinto Titolo. Sotto questo aspetto, quindi, bisogna titolare a caratteri cubitali la performance di Holcombe, magnifico, stoico, purissimo eroe dell’Enduro, al pari di Eero Rems che è riuscito a concludere la gara nonostante un infortunio non serio ma doloroso alle costole.
L’alternanza di emozioni offerte dalla battaglia della EnduroGP e, di conseguenza, dalla lotta di vertice della E3, non è la sola caratteristica saliente del Gran Premio di Spagna ben organizzato dal Moto Club MNN, acronimo dell’espressiva e pertinente stringa “Movete Na Moto”. C’è, infatti, un altro exploit che merita la nostra massima attenzione e che ha come scenario la E2 e come protagonisti due dei “nostri” Campioni. Si tratta di Alex Salvini e di Giacomo Redondi, e per traslazione con il duello di cui sopra diremo che ancora una volta è un duello in Famiglia, questa volta italiana. Salvini, Honda, colleziona due utili secondi posti e mantiene la leadership della E2 con un buon margine sul “collega” Charlier, Honda, ma a vincere la due giornate della Classe “intermedia”, se non più “regina” come si definiva una volta, sono Loic Larrieu, TM, sabato e finalmente Giacomo Redondi, Husqvarna, una prima assoluta domenica, che sale anche sul podio della EnduroGP. Che per il “Red”, Campione del Mondo Junior del 2016, sia il GP della svolta?
Niente da fare nella Enduro Junior. Andrea Verona continua a “macinare” risultati e avversari. La doppietta spagnola del giovane Pilota TM, ai danni rispettivamente di Francisco e di Espinasse, vale la leadership di categoria a punteggio pieno, 120 punti in sei giornate di Gara. Detto di Brad Freeman, che domina allo stesso modo la scena della E1, in questo caso a spese della frustrazione di un quartetto di bravi italiani, nell’ordine Guarneri, Cavallo, Oldrati e Moroni, un altro Pilota TM, e mito dell’Enduro, guarda dall’alto e imbattuto la nuova classe Open Senior. Si tratta del Gigante dell’Isola di Man, David Knight, dominatore della Coppa del Mondo Open Senior davanti a Ferreira e Belotti.
Dalla Spagna alla Grecia, 14-16 Giugno, con il pensiero fisso sul Mondiale Italiano, il formidabile Gran Premio di Rovetta, 100th Moto Club Bergamo, del week end successivo.