Mondiale SuperEnduro. Il Ritorno di Blazusiak

Mondiale SuperEnduro. Il Ritorno di Blazusiak
Ritirato da un anno, il sei volte Campione del Mondo Tadeusz Blazusiak torna e sbanca la prima del Mondiale Super Enduro 2017. Delirio alla Tauron Arena per il leggendario idolo di casa in un’occasione speciale e evocativa
10 dicembre 2017

Cracovia, 9 Dicembre. Dall’oceano agitato dell’Enduro emerge l’onda travolgente della prima prova del Mondiale SuperEnduro. La linea “ortodossa” della disciplina apre un inverno di grande attività e incertezza con la mossa vincente del SuperEnduro, specialità avvincente per definizione, inaugurando in un colpo solo il Mondiale 2017-18 e la possibile nuova era del suo attore protagonista assoluto: Tadeusz, detto “Taddy”, Blazusiak. Il 34enne fuoriclasse polacco di Nowy Targ, Polonia, aveva deciso un anno fa di appendere il casco al chiodo, dichiaratamente stanco e demotivato, soprattutto pago di una carriera folgorante che lo aveva visto vincere tutto e di tutto, ma che lo aveva evidentemente consumato un poco. Ricordiamo, in particolare, che Blazusiak ha vinto sei Titoli Mondiali consecutivi, dal 2009 al 2015, nel Mondiale SuperEnduro, e tutte le classiche dell’Estremo, dall’Erzberg Rodeo che lo lanciò nell’orbita della specialità nel 2007 e che lo ha visto incontrastato dominatore fino al 2011, alla doppietta di Hell’s Gate negli anni 2008 e 2009.

Taddy Blazusiak, icona KTM e per molti anni di casa a Bergamo da Farioli, aveva deciso di smettere al termine di una stagione difficile e dopo infortuni e malanni, non senza mettere a segno un incredibile colpo di scena. Era esattamente un anno fa, nella stessa circostanza agonistica, la prima del Mondiale SuperEnduro 2016-2017. Ancora a Cracovia, il suo pubblico, l’imperativo di lasciare un buon ricordo anche dell’appuntamento finale della carriera. E così era stato, e nel delirio emozionante della Gara di casa sua, salutato da Campioni e amici, Taddy Blazusiak aveva vinto l’ultima gara della sua storia agonistica di primissimo livello.

Billy Bolt
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Ultima? Sembrava, era deciso, ma non è stato così.

Lo aveva ammesso lui stesso: una volta calata, svanita la pressione delle gare, del ritmo incalzante degli appuntamenti con una posizione di “responsabilità”, una volta ritrovatosi da solo con la Moto, qualcosa è tornato a riaccenderglisi dentro. Era la voglia, il piacere di andare in moto in circostanze del tutto libere da quella pressione. Amici, passeggiate, allenamenti con i colleghi, ma solo per la compagnia. Era tornato, insomma, il piacere puro della passione, l’originale passione che lo aveva spinto verso il Trial, prima, e verso Enduro e SuperEnduro poi. Passione anch’essa travolgente, indomabile. E così, dalle acque agitate dell’Enduro è rinata l’onda Blazusiak.

Veramente Fabio Farioli ce l’aveva detto. Le decisioni di KTM di partecipare alle nuove Series, la tendenza dell’Enduro, anche quello più “tradizionale”, ad accogliere e andare incontro a eventi più spettacolare e specializzati: insomma, Farioli aveva immediatamente pensato che L’Enduro “che avanza” fosse il campo di battaglia ideale per un vecchio, imbattibile guerriero, e che ci avrebbe provato, a tirarlo fuori dalla sua grotta. Presto detto, incontrata la “nostalgia” del suo Campione, e presto fatto.

Ed ecco che, un anno esatto dopo il ritiro, Taddy si presenta al via della Gara che lo aveva visto abbandonare le scene, e che aveva vinto per lasciare da imbattuto. Delirio assicurato, grande emozione come un anno prima, ma tutto da vedere.

E quello che si è visto, al Tauron Arena di Cracovia, prima Prova del Mondiale SuperEnduro di un grande Blanchard, è il rinnovo di un mito, il rilancio di una Leggenda, partendo dal suo Fuoriclasse.

Il podio del GP di Polonia
Il podio del GP di Polonia

Blazusiak, il detentore del SuperEnduro di Polonia, si è presentato alla folla e agli avversari aggiudicandosi la Super Pole, poi non ha vinto alcuna delle tre manche dell’Evento polacco. Ma è stato in testa, ha ceduto il passo, è ripartito all’attacco e ha respinto gli assalti di avversari più giovani e agguerriti quali Billy Bolt o Manuel Lettebichler, esperti, preparati e inossidabili come Alfredo Gomez, Cody Webb o il nostro Alex Salvini, temibili come il Campione del Mondo che gli è succeduto nelle ultime due stagioni sul tetto della specialità: Colton Haaker. E infine, scatenato un delirio incontenibile tra gli appassionati, ha dimostrato di non aver perso lo smalto, e men che mai la voglia, la “fame”, e con tre secondi posti è ancora lui il vincitore del SuperEnduro di Cracovia. Come se nulla fosse successo nel frattempo, ricominciando da dove aveva solo interrotto il suo appassionante discorso.

Bentornato Taddy!

SuperEnduro World Championship, 1° Prova, Cracovia.

1. Taddy Blazusiak (POL), KTM, 53 Punti (2-2-2)
2. Cody Webb (USA), KTM, 51 p (1-5-1)
3. Billy Bolt (GBR), Husqvarna, 44 p (5-1-4)
4. Manuel Lettenbichler (DEU), KTM, 37 p (4-3-6)
5. Alfredo Gomez (ESP), Husqvarna, 32 p (3-6-7)
 

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