Rally. Video. La prima edizione del Rally in Sardegna!

Renato Zocchi, uno dei pionieri del Rally in Sardegna, ha “scovato” nella soffitta dei ricordi il video della prima edizione del Rally. Il Film è stato ripresentato, in atmosfera di celebrazione, durante il Sardegna Legend Rally
14 novembre 2014

Punti chiave

Durante la prima settimana di giugno del 1984 andò in scena la prima edizione del Rally in Sardegna. Renato Zocchi, reduce dalla Parigi-Dakar, ebbe l’idea di trasferire in Europa l’avventura del Rally africano che era già un mito. Renato e il fratello Guido scelsero la Sardegna e il supporto fondamentale di “Chicco” Casti e del suo neo Moto Club Gonnesa. I fratelli di Gallarate erano stati “irrimediabilmente” conquistati dal territorio dell’Isola e dalla suggestione dei suoi scenari incomparabili, dalle intricate foreste secolari alle quasi inaccessibili montagne, dalla sua natura aspra e selvaggia alle spiagge meravigliose non ancora conquistate dal turismo. Un misto di pura bellezza e di grandi contrasti tra cielo e mare.


I fratelli Zocchi sapevano che in nessun altro luogo avrebbero potuto trovare simili, immensi spazi incontaminati e un’atmosfera così impregnata di cultura e di grandi tradizioni. Guido e Renato Zocchi, allora, disegnarono le linee essenziali del progetto di un Rally destinato a lasciare un segno nella Storia del fuoristrada e dell’avventura, e affidarono a Antonello Chiara il compito di tracciare il percorso della prima edizione. L’artefice, insieme a Gian Renzo Bazzu, del grande Sardegna Rally Race di oggi, passò allora sei mesi in Sardegna percorrendo quasi 50.000 chilometri in moto, insieme a Renato, e il risultato di quel lungo e appassionato lavoro è nel Rally oggi consegnato alla leggenda.
 

Dopo aver attraversato tutta la Sardegna da Nord a Sud, sulle montagne e nei fondovalle fino alle spiagge dorate dell’Isola, e dopo aver toccato Olbia, Alghero, Cala Gonone, Chia, Villa Simius, il Rally si concluse a Cagliari con la vittoria di Andrea Balestrieri, il più grande Pilota italiano dell’epoca, primo italiano all’arrivo di una Dakar e il primo sul podio, in sella ad una Aprilia Tuareg 250.


Storie, e possibilità, di altri tempi. Cinque tappe interamente di speciale, tutte oltre i 300 chilometri, asfalto “zero”, bivacchi tendati tutte le sere, “sponsor” come l’Ente demaniale delle Foreste e il Corpo Forestale dello Stato, l’appoggio dell’esercito, elicotteri, soldati per la chiusura delle strade. Già allora il Rally, che avrebbe accolto tutti i più grandi Campioni della nuova specialità, partiva dal piazzale del Castello Sforzesco a Milano. Anni dopo Fabrizio Meoni, che amava andare ad allenarsi in Sardegna, definì la Sardegna “La “mia” Africa”.

 

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