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Tracciata in gran parte nell’incredibile scenario dei Tacchi dell’Ogliastra, la seconda tappa è sontuosa, un anello di 226 chilometri di grandi scorci paesaggistici e angoli di “Paradiso”. È anche la più corta del Rally. Una sola Prova Speciale, di ben 170 chilometri. Per consentire ai Piloti di rifornirsi è previsto un punto di assistenza a metà tappa, in regime di neutralizzazione.
La grande incognita del giorno è la navigazione. Dopo la blanda “iniziazione” della prima tappa, infatti, da adesso in poi sarà obbligatorio prestare la massima attenzione alla plancia della strumentazione. La prima parte della Prova Speciale è più panoramica, e avvolge i concorrenti nell’ineguagliabile contesto ambientale della regione. Dopo il rifornimento la Speciale cambia faccia, e diventa “nervosa”. Le note del road book si succedono rapidissime, con continui cambi di altimetrie e di direzione, e la navigazione diventa cruciale.
Il ritmo non si abbassa. Marc Coma, avendo vinto la prima tappa, apre la strada e corre da solo contro la natura e contro il road book. È la battaglia più difficile dei Rally Raid, poiché è quella che il Pilota combatte da solo contro tutti. I Piloti che seguono, infatti, possono provare a seguire le tracce del battistrada, e in ogni caso approfittare delle inevitabili incertezze del primo della fila. Ma il Catalano è anche il primo della classe, con un patrimonio di esperienza importantissimo, oltre le Dakar tre vittorie al Rally di Bike Village.
Marc non sbaglia, e concede agli inseguitori solo il minimo. A trarre il massimo profitto dall’operazione di inseguire il “lider” è Paulo Gonçalves, partito dalla terza posizione. Il Campione del Mondo in carica non si concede incertezze o pause, e recupera pian piano sul Pilota di Testa. Al rifornimento la situazione è più o meno alla pari, ma nella seconda parte della PS Gonçalves riesce ad avvicinare l’avversario e a strappargli, ormai in prossimità del traguardo, la vittoria di Speciale e di Tappa.
Un altro “cacciatore” si mette sulle tracce di Marc Coma. Alessandro Botturi. Il migliore specialista italiano consegue un parziale notevole al pit stop, e conclude l’opera superando Coma nel finale. Il podio della seconda tappa, composto da Gonçalves (Honda), Botturi (Husqvarna) e Barreda (Honda), è il risultato di un piccolo capolavoro tattico e di una tappa bellissima.
In virtù dei risultati di oggi la classifica generale prende un’altra forma. A guidare la settima edizione del Sardegna è ora Paulo Gonçalves, Alessandro Botturi mantiene la seconda posizione e Marc Coma scende al terzo posto. Gap ridottissimi, Rally apertissimo.
Due ritiri importanti, intanto, al termine della seconda tappa. Jordi Viladoms, vincitore dell’edizione 2012, che non è partito nella seconda tappa per i postumi di una forte contusione alla mano destra, e Mickael Metge che, sbagliata la strada è tornato sui suoi passi e si è scontrato con Joan Pedrero. Per il francese un problema abbastanza serio ai legamenti di un ginocchio.
Il Rally riprenderà con la terza battaglia tra Arbatax e San Leonardo. Una difficoltà si aggiunge allo “standard”. È la tappa Marathon. Alla fine della tappa i Piloti non potranno contare sulle loro assistenze, e dormiranno in tenda al Bivacco del delizioso, piccolo centro abitato fondato nel XII secolo, che conserva intatto il fascino della sua storia millenaria.