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Al termine di un non precisamente eccitante Rally del Qatar Marc Coma, in corsa per il suo ennesimo Mondiale, ha annunciato che la sua traiettoria verso il Titolo 2014 riprende dal Sardegna Rally Race. Non è un caso. Pochi concorrenti in Qatar sono stati come una roulette russa. Uno sbaglio o un colpo fortunato e il gioco è fatto. Bene o male. Non è così che al fuoriclasse spagnolo piace giocare la sfida della disciplina più appassionante del fuoristrada e dell’avventura.
Non è un caso, dicevamo. Di solito la partecipazione di un Campione ai Rally del calendario Mondiale è una questione last minute. Si va o non si va, si decide all’ultimo momento in funzione di circostanze e opportunità che maturano strada facendo. Non è così in Sardegna, dove atterrano da sette anni tutti i più grandi Campioni della Specialità, per vivere e far vivere il Rally dell’anno. È così da sei edizioni, ed è già chiaro che sarà così anche per la settima. La sfida è il Sardegna Rally Race. SRR Seven! Dal Qatar all’Isola incantata del Mediterraneo, l’appuntamento dei Grandi è preciso e circostanziato. Non è un caso, lo diciamo ancora, se Marc Coma, il più completo e Titolato Campione in attività, ha deciso di “attizzare” gli avversari chiamandoli sul terreno più difficile, ma anche più completo e avvicente, dell’intero Mondiale. E la sfida è stata raccolta.
Yamaha, dopo il passaggio di Despres alle auto, svelerà il nuovo assetto della sua Squadra Ufficiale in Sardegna. Lo stesso Cyril ha chiamato per rassicurare gli organizzatori e gli appassionati: “può” ancora correre con le moto. Non è detto che lo faccia in Sardegna, dipende dal suo calendario di test con la nuova Peugeot, ma non è ancora detto neanche il contrario. Allo stesso modo Honda. Il Team HRC raccoglie la sfida di Coma, e manda il suo piccolo, portentoso esercito in Sardegna. Prima Helder Rodrigues, poi il Campione del Mondo in carica, Paulo Gonçalves, secondo l’ordine di adesione al Sardegna Rally Race. Joan Barreda non ha ancora regolato la sua “posizione”, ma il fatto che sia il leader della classifica provvisoria dopo il Qatar vuol certo dire qualcosa… Agli Ufficiali KTM, Honda e Yamaha si aggiungono Beta e Husqvarna, che torna quest’anno con Alessandro Botturi.
E dietro ai Campioni una lunga scia dei Piloti stranieri. Dal Giappone, dalla Russia, e un numero insolitamente elevato, a questo punto della istruttoria, dalla Francia. E poi dall’Inghilterra, dalla Polonia e dalla Bulgaria. I soliti, forti Piloti della Scuola spagnola e i loro avversari storici, i portoghesi. Gli olandesi volanti, i funamboli medio-orientali. Iscrizioni anche dal Sud America. Certo. In un frangente nel quale si deve registrare la “spaccatura” del Mondo operata dalla Dakar sudamericana, ci sono Piloti che amano i Rally “giusti” e non rinunciano al viaggio transcontinentale per Il Sardegna. Ci sembra giusto. Il Sardegna Rally Race è sempre stato un evento internazionale, è IL Rally Mondiale che fa sognare. E che intimidisce?
Quelli che sembrano non decidersi ad attraversare il loro braccio di mare sono gli italiani. A meno di due mesi dall’inizio del Sardegna Rally Race non si può dire siano una valanga. Certo, non si può dire che attraversiamo il periodo più florido della nostra Storia, ma viene da chiedersi se non ci sono altri motivi. La crisi fa la sua parte, questo è certo, ma non può essere che possa colpire anche il Rally più economico del Mondiale, e il più vicino, anzi in Casa. E poi c’è il fatto che in Italia c’è il Campionato nazionale della specialità più importante del Mondo. Il Campionato che ha “prodotto” Piloti in grado di far vedere i sorci verdi ai Fuoriclasse Mondiali, di annichilirli con l’esperienza dei Motorally più “navigati” del Mondo, non può essere un vicolo cieco, e il suo sbocco naturale è il Mondiale in Italia.
Gli Italiani hanno fatto paura ai Piloti più forti del mondo in tutte le categorie, dagli Assi ai Due di Briscola, non è possibile che temano il loro Rally e che non vogliano salire sul Treno Mondiale che passa una volta sola davanti a Casa. La Sardegna, e il suo Rally Race, sono la “classica” occasione che non si può perdere.