Silk Way Rally 2019. Chiaro Lago Bajkal, Magica Mongolia, Superbo Mondiale

Il Silk Way Rally 2019 da Irkutsk, città siberiana affacciata su uno dei “fiordi” del lago Bajkal, attraverso la Mongolia nella Magia di una Terra incredibile, e al “bivio” cruciale della Via della Seta, Dunhuang. Pretesto per ricordarsi…
28 maggio 2019

Parigi, Francia, 28 Maggio 2019. Due tappe iniziali in Russia, con la partenza da Irkutsk, Siberia, e tre finali in Cina, con arrivo a Dunhuang, Prefettura di Jiuquan, Provincia di Gansu. I Team Ufficiali KTM, Yamaha, Sherco, Honda, Hero affilano le armi migliori e sono già in prima fila. In ballo un Tappa importante, “vera”, del Mondiale Cross-Country Rally e, soprattutto, una grande occasione. Il Rally corre sulle tracce delle fulminee scorribande di Gengis Khan alla conquista del più grande impero della Storia della Terra, e fino al bivio cruciale della più grande via commerciale storica: la Via della Seta. Per i Price e i Van Beveren, i Barreda, Sunderland e Walkner, e per un piccolo esercito di appassionati dal cuore sensibile è l’adunata obbligatoria. Si corre nella Storia per un primato sportivo e personale in un’altra Storia.

Il cuore del Silk Way Rally 2019, tuttavia, è la suggestione dell’attraversamento da Nord a Sud, in cinque Tappe, della Mongolia. In tutto dieci giorni da favola e tutti d’un fiato per un’esperienza imperdibile, unica. Quasi impossibile al di fuori del Rally Della Via Della Seta 2019.

È la Russia di uno scorcio di Storia, a volte dura, dalla Parigi asiatica alla della Transiberiana, e sulle rive dell’Angara, unico emissario del Lago Bajkal all’inizio del suo viaggio di oltre 1.700 chilometri attraverso l’intera Russia, verso il Jenisei e fino al Mar di Kara. Il Lago è una delle sette meraviglie della Russia, uno dei bacini più interessanti del Pianeta. Acque incredibilmente trasparenti, una ricchezza naturale incredibile e il colpo d’occhio che vale il viaggio. Eppure è solo l’inizio del Silk Way Rally 2019.

Ma il “core”, servitevi il termine come preferite, in inglese o… in napoletano, che forse rende meglio l’idea, è l’attraversamento Nord-Sud della Mongolia. Se non siete mai stati in quel Paese senza sbocco al Mare che sta tra Siberia e Cina avete l’opportunità della vita. Andarci con mezzi e organizzazione propri non è la cosa più facile del mondo, percorrerne le piste storiche con il Silk Way Rally è un’opportunità unica e solida, da considerare imperdibile se avete la passione del Rally-Raid, per l’Avventura e per la Conoscenza.

Ho stampata nella memoria l’Avventura del Desert Challenge Gobi 2001 (eh sì, è passato un po’ di tempo!) in compagnia di Edi Orioli, del “Lama” Roberto Ive, del Doctor Peano e di Orazio Truglio, che ha registrato (e ritrovato) le immagini di quel viaggio magico, che vi proponiamo in un singolare mini-album del cuore.

Ci lasciammo sedurre da quel Paese meraviglioso, dalle sue pianure, le sue montagne, i suoi templi di una Storia tenuta gelosamente nascosta, protetta. Rimanemmo fulminati dal Deserto del Gobi, dalla sua luce, dai tramonti di fuoco e dai suoi… ghiacciai, dalla ricchezza delle tracce che corrono indietro milioni di anni. Tornammo arricchiti. Ulan Bator, Mandalgovi, Dalanzalgad, e poi giù nel Grande Gobi, le Grandi Dune di Chongoryn Els. Inebetiti dalle valli del Ghiaccio di Yalin Am e dei Dinosauri, dalle pitture rupestri di Sevrei Sum, incantati dal gigantesco Canyon di Choolt Bag. La Mongolia è un Paese ancora “criptato”, che si svela con la semplice password della curiosità, del rispetto, dell’ammirazione. È un Paese…

Saremo eternamente grati a Edi Orioli per quell’occasione di Viaggio, e saremo per sempre al Silk Way Rally, 6-16 Giugno, Campionato del Mondo Cross-Country Rally e Russia, Cina, Mongolia, per la grande opportunità cucita a misura di appassionati, perfetto “crossover” tra Corsa ed Esplorazione. Andiamo!

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