WESS 18. XL Lagares. Vince Billy Bolt (Husqvarna)

La partenza del WESS sancisce di fatto la nascita dell’”alternativa” al Mondiale di Enduro. Ma forse anche in un Mondo Piccolo come l’Enduro c’è spazio per due. Si parte dall’Estremo secondo XL Lagares. Vince l’inglese Billy Bolt
14 maggio 2018

Porto, Portogallo, 13 Maggio 2018. Finalmente è tutto vero. Inverni di discussione, qualche polemica a stento repressa, la “scissione” e l’annuncio di un nuovo Torneo di Enduro dalle caratteristiche completamente diverse ma con un’ispirazione Mondiale. Anzi, planetaria. Il Mondiale di Enduro “tradizionale” resta in vita ma è costretto all’angolo, la Federazione continua a benedire il circuito “nominale”, calendario, promoter e organizzatori lavorano sulla falsariga della “tradizione”, ma intanto si scatena una forza nuova, evidentemente molto… forte visto che a guidarla sono nomi e poteri d’acquisto del tipo di Red Bull o KTM.


Il calendario del WESS, World Enduro Super Series, viene elaborato sulla base di formula ispiratrice non nuova, erano già stati promossi altri progetti sulla falsariga, ma innovatrice. Si tratta di riunire Gare di tipo diverso mettendo a confronto Organizzatori tradizionalmente legati elle Extreme e organizzatori di Enduro tradizionali, specialisti dell’uno e dell’altro tipo di spettacolare, o “storico”, sfumature diverse di uno stesso modo di intendere l’Enduro, diversi contesti ambientali e scenografici delle gare. Un imperativo comune: far uscire l’Enduro dal suo angolo e richiamare concorrenti e pubblico in gran numero. Il grido di battaglia è: folla di piloti e appassionati nella grande festa dello spettacolo dell’Enduro. Il WEES riesce laddove molti altri hanno fallito, in più discipline del Motorspost soprattutto, ovvero a mettere d’accordo organizzatori con visioni diverse e “autori” di prove già singolarmente affermate, di grande, talvolta enorme successo, a richiamare il concetto di partecipazione globale, Pro e Amateurs sulla stessa linea di partenza, e a omogeneizzare in un contenitore di spessore Mondiale sette super eventi del fuoristrada. Soprattutto, il WESS riesce, già sulla carta, a riunire idealmente sotto lo stesso Marchio migliaia di spettatori. È l’obiettivo primario degli “autori”.


Le settte super prove sono XL Lagares, Portogallo, Erzberg Rodeo, Austria, Treffle Lozerien, Francia, Red Bull Romaniacs, Romania, Red Bull 111 Megawatt, Polonia, Gotland Grand National, Svezia, Red Bull Knock Out, Olanda.


Un sistema di punteggi, semplice e omnicomprensivo, premia tutti i partecipanti, ma si propone di eleggere, a fine stagione, il Super Campione della super disciplina, ovvero l’Ultimate Enduro Champion. Il compito è facile e difficile allo stesso tempo. Facile perché tutti gli eventi vivono già di luce propria, difficile perché c’è da rendere credibile e definitivo il concetto di Super Campione, in questo modo mettendo in discussione non solo i campioni del Mondo dell’Enduro “tradizionale” bensì l’intero “pacchetto”. Inoltre bisogna dare continuità e spessore alla copertura di immagine e di gestione del circuito di gare negli anni a venire.


Il primo passo è ben più che promettente. L’XL Lagares portoghese, scenografica, spettacolare e selettiva Gara che anima sin dentro le viuzze di Porto la passione per l’Enduro, esce dal contesto specializzato nel quale è cresciuta e si presenta a un mondo ben più vasto di conoscenza con una Gara combattuta, spettacolare e riuscita. Porta, insomma, dentro le mura storiche della Città un tempo confine con l’ignoto migliaia di spettatori, e fuori dalle… mura dell’Enduro lo spettacolo di una disciplina per molti… ignota.

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Tre step di gara, per l’esattezza, un EnduroCross esemplificativo, il prologo tra le vie della città portuale, il main event di nuovo nelle foreste di Lagares e Panafiel alle spalle di Porto. 250 partenti, è già un successo enorme, colpi di scena e alternanza di risultati e di leader fanno bene alla Gara e allo spettacolo. Taddy Blazusiak, per esempio, re incontrastato del “Extreme Mode” di intendere l’Enduro, è uno dei primi “sacrificati” delle operazioni di avvio della corsa. Il polacco scompare quasi dalla scena nell’EnduroCross ma viene ripescato, il regolamento tiene conto di fattori diversi e non può permettersi di perdere per strada un idolo.


Due giorni di qualifica, e i rispettivi, particolari eventi, e due piloti in testa ai preliminari. Billy Bolt, Husqvarna Rockstar Energy, vince l’EnduroCross di Venerdì davanti a Walker e al tedesco Manuel Lettenbichler, KTM. Jonathan “Jonny” Walker, Red Bull KTM Factory Racing Team, si aggiudica invece la delirante e terribile gara cittadina tra le vie del porto. Lo spettacolo cittadino è, al di là degli elevatissimi contenuti tecnici della gara portoghese, il vero atout spettacolare della XL Lagares. Al termine delle qualifiche, birre e baccala portoghesi a go go per le vie di Porto, Walker precede Cody Webb, KTM Factory, William “Billy” Bolt, Paul Bolton, KTM, e il pilota Sherco Wide Young, che è il campione in carica della XL Lagares. Siamo solo alla viglia dell’Evento principale, che si snoderà su due giri di un tracciato tipicamente, totalmente naturale e infernale.


Walker si incarica di battere il tempo (e gli avversari) anche e sin dalle prime fasi della finalissima, sull’anello “naturale” infestato di difficoltà, trappole e insidie di ogni genere, soprattutto “estremamente” esigente dai punti di vista tecnico e fisico. Bolt è più rapido di Webb ad andare in pressione e scavalca l’americano. La sorpresa potrebbe venire dalle retrovie dove è finito Taddy Blazusiak. Il polacco si scatena e, pur partito in coda ai 47 big della categoria “Pro”, già all’inizio del secondo giro torna in corsa e si propone come la più seria minaccia alla leadership di Walker, il quale esce dal rifornimento all’inizio del giro con un vantaggio di ben sei minuti su Bolt. Per la terza piazza a metà corsa lo spettacolo è offerto dal confronto ravvicinato tra Webb, Lettenbichler e Graham Jarvis, uno dei miti dell’Estremo che ha già vinto tre volte l’XL Lagares.


Jonny Walker è costretto a calare, non tanto per la fatica quanto per il rallentamento a cui va incontro nel sorpasso di un gruppo di Piloti della classe “hobby”, ma è un fatto che Bolt, in forma olimpica, alza decisamente la pressione imponendo un ritmo infernale che nessuno riesce a seguire. Perfetto nei sorpassi e leggerissimo sul passaggio degli ostacoli, anche i più difficili, l’ufficiale Husqvarna riesce, a un quarto di giro dalla fine, ad impadronirsi della leadership della corsa e a tagliare il traguardo per primo. Non è finita, perché c’è da attendere l’arrivo di Blazusiak, partito molto indietro, ma quando il polacco, calato anch’esso il ritmo, conclude la sua fatica, il suo crono non basta per salire sul podio ma vale comunque l’eccellente quarto posto assoluto.


Sul podio della prima Prova del World Enduro Super Series salgono, nell’ordine, Billy Bolt, Husqvarna, Jonny Walkjer, KTM, e Manuel Lettenbichler, KTM. Blazusiak, come detto, è quarto, Jarvis, che conclude nonostante l’infortunio a un ginocchio, quinto, e Young, il vincitore dell’edizione 2017 della XL Lagares, è solo settimo alle spalle anche di Webb.


Il dado è tratto, l’Enduro ha un nuovo palcoscenico e un nuovo programma. Si è parlato molto di “scissione”, di una sorta di “champions league” dalla quale distillare il Mondiale di Enduro del futuro. Al momento non ci sono elementi di incompatibilità, né tanto meno è guerra aperta. Gustiamoci, dunque, il raddoppio delle opportunità e continuiamo a scommettere sull’Enduro!


Il secondo appuntamento con il WESS coincide con la 24ma edizione del mitico Red bull Hare Scrambles Erzberg Rodeo, in programma nei giorni dall1 al 3 Giugno sull’inquietante, omonima montagna della Stiria, Austria.

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