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Wil Ruprecht è il Campione del Mondo di Enduro, Classe E2, più o meno la “media”. William è un australiano D.O.C., uomo rude e gentile, campione chirurgico e completo, persona super piacevole, concreta come la sua Terra. È arrivato in Italia lo scoro anno e ha iniziato subito con il piede giusto: vincendo. Prima gli assoluti d’Italia, per farsi le ossa di qua dal Tropico, e quest’anno schierato con un obiettivo che dire ambizioso è niente: vincere il Mondiale di Enduro.
È stato un anno difficile, l’Enduro ha fatto come sempre passi da gigante ed è specialità particolarmente esigente e “spietata”. Nel senso che per primeggiare ti servono talento, applicazione, costanza, fortuna. La selezione di venta impietosa. Ruprecht è stato in testa a lungo, non solo nella E2 ma anche dell’Assoluta, la EnduroGP. Poi è incappato, come altri beninteso, in un paio di GP sfortunati e ha dovuto lottare fino alla fine per “salvare” almeno il Titolo della E2. Ecco perché non è del tutto cretino chiedere a un Campione del Mondo se è soddisfatto…
Roberto Aloi, invece, a me sembra soprattutto un appassionato. Ma quando un appassionato riversa la sua qualità nella condizione di un’Impresa, allora si assiste al famoso salto di qualità, che è quel qualcosa che porta al successo un’impronta caratteristica, persistente. Bello il modo di raccontare la realtà di TM…