SBK 2025. La KB998 riporta la Bimota alle sue origini: le corse

In un breve video il COO di Bimota, Ing. Pierluigi Marconi, spiega cosa rappresentino le competizioni per la casa riminese, che il 6 febbraio a Rimini presenterà il proprio Team WorldSBK 2025
4 febbraio 2025

Il sogno di ogni motociclista è quello di possedere una moto particolare, unica, che ci distingua dagli altri e che esprima il nostro concetto di motociclismo. In Bimota questo sogno lo hanno realizzato sin da quando nel 1973 prese vita la prima moto disegnata da quell’autentico artista che era Massimo Tamburini: la HB1. Bimota è infatti l’acronimo dei nomi dei fondatori: Valerio Bianchi, Giuseppe Morri e Massimo Tamburini, che nel 1966 diedero vita alla BI-MO-TA, un’azienda che era inizialmente specializzata nell’installazione di impianti di condizionamento e riscaldamento.

La HB1 venne prodotta in dieci esemplari ed utilizzava il motore della Honda CB 750. Per chi come me in quegli anni era ancora un ragazzo Bimota rappresentò subito un bellissimo sogno, la massima espressione del motociclismo. Per quanto mi riguarda restò sempre e solo un sogno a causa dell’elevato prezzo di vendita, giustificato dal fatto che in Bimota acquistavano i motori (giapponesi e Ducati), per poi creargli attorno una moto, con un telaio e una ciclistica appositamente studiati per esaltare le prestazioni del propulsore.

Noi siamo dei visionari, dei fortunati - è scritto sul sito Bimota - siamo parte di quella cerchia di centauri moderni in grado di concepire la motocicletta come simbolo di pura emozione e indipendenza, in antitesi rispetto al concetto, oramai dominante, del “tutti in fila e tutti uguali”. La creazione di ogni singola motocicletta è considerata quale il coronamento di un sogno, il concretizzarsi di una visione”.

Tornando alla produzione, alla HB1 (Honda Bimota 1) seguirono la SB2 (Suzuki) e la KB1 (Kawasaki). Tutte le Bimota erano il frutto di una fervida passione unita ad un incredibile capacità tecnica e che, sempre prendendo spunto dal sito dell’azienda riminese, erano “sculture d’arte dai contenuti di alta tecnologia”.

Negli anni 80 la decisione di confrontarsi nelle competizioni. Nelle mani di Jon Ekerold la YB3 corre nel mondiale 350, mentre Virginio Ferrari porta in pista la YB4 nel mondiale TT1. Alla fine degli anni 80 Pierluigi Marconi, attuale Chief Operating Officer di Bimota, prende le redini dell’azienda ed eredita la filosofia aziendale. E’ lui che crea alcuni modelli con telaio scatolato in alluminio (YB8, YB8 E, Furano, Bellaria, YB9 sr, YB9 sri, YB10, YB10 biposto, YB11, SB6, SB6 R, SB7, SB8 R) ed altri con telaio in traliccio (DB2, DB2 sr, DB2 EF). Ma la moto che ha senza dubbio fatto più scalpore ed è una delle moto simbolo dell’atelier riminese è senza dubbio la TESI 1D realizzata nel 1990.

Pochi anni prima era nato il mondiale Superbike e la prima gara a Donington Park era stata vinta proprio da una Bimota, la YB4 guidata da Davide Tardozzi, che nello stesso anno vinse un totale di cinque gare, mentre il suo compagno di squadra Stephane Maerten se ne aggiudicò due. L’anno successivo fu Giancarlo Falappa a salire sulla Bimota motorizzata Yamaha e a cogliere altri tre successi. Per festeggiare l’undicesima vittoria bisognerà attendere la stagione 2000 quando il talento di Anthony Gobert contribuì al successo della SB8 R nella gara di Phillip Island.

In totale la casa romagnola in SBK ha disputato 91 gare ottenendo 11 vittorie, 17 podi, 4 pole èposition e 5 giri veloci in gara.

Quest’anno saranno Alex Lowes e Axel Bassani a riportare in pista le Bimota, con la KB998 motorizzate Kawasaki, gestite dal Team BbKRT. Piloti e moto sveleranno le loro livree la sera del il 6 febbraio nella sede di Cerasolo, a pochi chilometri da Rimini. Le aspettative sono alte, così come alto è il desiderio di rivedere in azione un marchio mitico che ha fatto la storia del nostro motociclismo.

In questo video l’Ing. Pierluigi Marconi anticipa in parte la presentazione del 6 febbraio e spiega cosa rappresentino le competizioni per la casa romagnola. Le corse da sempre fanno parte del DNA di Bimota, tanto che uno degli slogan dell’azienda si riassume in: creare un prototipo, portarlo in pista, iniziarne la produzione.

Anche la KB998 Rimini è nata in circuito e grazie al contributo della Kawasaki cercherà di rinverdire i successi delle moto che l’anno preceduta. “Un gran motore, un’ottima elettronica ed un’ottima ciclistica, nelle mani di un team professionale e con la voglia di impegnarsi”. Questo secondo l’Ing.Marconi è il mix perfetto per avere successo nelle competizioni.

Sarà così anche per il Team BbKRT (Bimota by Kawasaki Racing Team)? E’ uno dei motivi di interesse del mondiale Superbike 2025, che inizierà tra tre settimane circa in Australia.

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Bimota KB998 Rimini (2025)
Bimota

Bimota
Via Ausa 118
47900 Cerasolo Ausa di Coriano (RN) - Italia
0541 082822
[email protected]
https://bimota.it/

  • Cilindrata 998 cc
  • Potenza 200 cv
  • Peso 195 kg
  • Sella 830 mm
  • Serbatoio 17 lt
Bimota

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Scheda tecnica Bimota KB998 Rimini (2025)

Cilindrata
998 cc
Cilindri
4 in linea
Categoria
Super Sportive
Potenza
200 cv 141 kw 13.600 rpm
Peso
195 kg
Sella
830 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR17 (58W)
Pneumatico posteriore
200/55 ZR17 (78W)
Inizio produzione
2024
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