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Nuovo anno, nuovo look. L’elemento distintivo della gamma enduro 2009 proposta da Beta è senza dubbio il cambiamento cromatico.
Belle. Le tre 4T sono decisamente belle da vedere, grazie ai numerosi particolari curati fino al minimo dettaglio, ma sono soprattutto facili da cavalcare.
Questo grazie alla filosofia produttiva del "pret-à-porter" sulla quale si basa la casa di Rignano, per cui una moto deve necessariamente essere in grado di "ispirare nei motociclisti una guida naturale e d'istinto".
Nuove colorazioni dunque, nel 2009 predomina di gran lunga il bianco che contrasta divinamente con i componenti neri, come il telaio e i cerchi, e le grafiche rosse fluo, che completano la linea rendendola aggressiva.
L’elemento distintivo della gamma enduro 2009 proposta da Beta è senza dubbio il cambiamento cromatico
Le novità non si fermano al solo aspetto estetico, ma comprendono una serie di interventi migliorativi su tutta la gamma, dettati, in parte dall’esperienza acquisita dal reparto corse enduro, ma soprattutto dal feedback ricevuto dal diretto contatto con il cliente, a cui Beta tiene in particolar modo.
Aggiornamento continuo
Dal punto di vista delle ergonomie poco è cambiato, in quanto la configurazione passata era già di ottimo livello. Il manubrio rimane di tipo oversize senza traversino, bello alto e leggermente più aperto, mentre la sella è stata cambiata completamente ed ora risulta molto più morbida e confortevole. Dal punto di vista racing, la precedente era sicuramente più professionale, ma per l’utilizzo amatoriale, specialmente sui lunghi tratti, la nuova sella più soft sarà decisamente apprezzata. Le leve dei comandi sono posizionate correttamente, anche se alcune regolazioni potrebbero essere perfettibili, come la corsa della leva del freno anteriore, lunga e gommosa.
Per quanto riguarda la ciclistica, la forcella Marzocchi da 45 mm è stata completamente rinnovata. Sebbene rimanga a cartuccia aperta per semplicità di manutenzione, l’utilizzo di un nuovo pistone interno, di aste pompanti trattate e di boccole differenti, giovano in termini di scorrevolezza e capacità di assorbimento. L’avantreno ora risulta più stabile e piazzato, trasmette più fiducia e tende a galleggiare con maggiore facilità sopra le buche. Il fatto che l’anteriore tenda a rimanere più sostenuto aiuta a caricare maggiormente il mono, a tutto vantaggio della trazione. Allo stesso tempo però, le tarature riviste hanno fatto in modo che la sensibilità iniziale rimanesse invariata, al fine di non affaticare troppo le braccia nella guida.
Agendo sulla forcella sono stati variati gli equilibri della moto e quindi è stato fondamentale rivedere anche il mono, che non subisce grossi interventi. Ad alta velocità, come nelle curve ampie sul piatto in fettucciato, il posteriore delle Beta tende a schiacciarsi un po’ troppo, creando il classico effetto barca di contro, nelle situazioni più estreme come nelle pietraie e nelle mulattiere insidiose, il nuovo setting permette una trazione davvero ideale.
E’ stato fatto parecchio anche per il discorso peso, sulle 2009 troviamo infatti nuove ruote Excel alleggerite, sia all’avantreno che al posteriore. La nuova componentistica vanta raggi in acciaio più leggeri, nuovi nipples in alluminio e nuovi mozzi decisamente più lavorati, per arrivare ad un risparmio di peso di quasi 1 chilo.
Esce di scena il 250. Crescono le prestazioni dei fratelli maggiori
Parliamo dei motori. Pur non essendo di ultimissima generazione, questo non significa che non siano in grado di sviluppare ottime prestazioni, sia in termini di potenza che di affidabilità. Il 250, già proposto in versione 300 la scorsa stagione come eventuale upgrade, esce definitivamente di produzione, considerato troppo ampio oramai il divario con le prestazioni delle concorrenti.
Il 400 mantiene la sua presenza a listino, in quanto rimane l’azzeccata via di mezzo tra le moto superpotenti del mondo moderno e le piccole duemmezzo, poco divertenti per chi non ama far girare i motori a manetta. La potenza espressa, poco brillante in termini di cavalli, ma lineare al 100% della più piccola Beta è ideale per l’amatore che vuole imparare o semplicemente stare tanto in moto senza stancarsi mai. L’erogazione sorniona del monoalbero parte lenta e cresce progressivamente senza mai sfociare in picchi di potenza e proprio per questo è la più facile e intuitiva da gestire.
Il 450, di fatto punta di diamante della casa fiorentina, vanta un’erogazione decisamente più briosa. La termica risente positivamente delle stagioni di gare fatte e degli sviluppi del reparto corse e, come per il modello 2008, è senza dubbio il propulsore più competitivo ed equilibrato della gamma.
Nel fettucciato questo motore è di grosso aiuto grazie alla potenza ai medi ed alti regimi, mentre nei tratti di mulattiera è la prima parte di erogazione che permette di fare la differenza.
Il 525 infine rimane indubbiamente il più potente, ed è necessario avere massimo rispetto. Seppur docile come gli altri due, la prontezza ai bassi di questo mezzo litro può essere in molti casi di grande aiuto, ma in alcune situazioni anche problematica da gestire. Di primo impatto la moto sulla quale è installato questo propulsore appare essere perfino la più leggera della gamma, in quanto la forza dei cavalli annulla la sensazione di peso.
Racing Edition
Per il 2009 Beta ha pensato anche di realizzare le versioni Racing Edition, al fine di diversificare l’offerta da un lato mantenendo fede al concetto di trasmettere il massimo del feeling e il top del divertimento per gli appassionati, dall’altro esaltando il dna tecnico e sportivo delle sue moto, per i piloti interessati alle massime prestazioni.
La dotazione Racing comprende una lunga serie di interventi.
Ecco i principali: Marzocchi da 50 mm all’anteriore con un setting più rigido, piastre forcella regolabili in offset, anodizzate rosse, ammortizzatore posteriore più esteso di 5 mm per aumentare la luce da terra, impianto di scarico full titanium Leovince con db killer uguale a quello montato sulle moto che corrono nel Mondiale WEC, impianto elettrico semplificato per un notevole risparmio di peso, corona in alluminio e acciaio Stealth per garantire maggiore leggerezza e durata, pedane poggiapiedi in alluminio più larghe, supporto del freno a disco anteriore anodizzato nero.
Meno importanti, ma ugualmente ben visibili sono il porta targa dalle dimensioni minime (senza frecce), la presa d’aria del parafango posteriore in carbonio, i paramani e il kit di grafiche del Team Mondiale Boano Racing.
Tutti questi plus vengono proposti a un prezzo interessante, se si considera che i modelli standard mantengono praticamente gli stessi valori del 2008 e le Racing Edition, hanno un costo superiore di circa 1.500 Euro, non molto considerate le dotazioni.
Basti pensare che il solo impianto di scarico si avvicina al valore dell’intero pacchetto.
Sia che siate semplici appassionati o che abbiate la competizione nel sangue, poco cambia, perché in qualunque caso Beta ha la soluzione giusta, che sposa le prestazioni a un mondo di divertimento.
Betamotor
Pian dell'Isola, 72
50067 Rignano sull'Arno
(FI) - Italia
055 8348741
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https://www.betamotor.com/
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